26 Nov, 2025 - 14:57

Il piano di Trump per l’Ucraina e l’ombra dello scandalo corruzione: il delicato equilibrio di Zelensky

Il piano di Trump per l’Ucraina e l’ombra dello scandalo corruzione: il delicato equilibrio di Zelensky

Lo scandalo di corruzione che ha travolto alcuni uomini vicini a Volodymyr Zelensky si intreccia con la delicata fase diplomatica del piano di pace statunitense. Tra pressioni interne, tensioni con Washington e negoziati incerti, la leadership ucraina cerca di mantenere stabilità politica e credibilità internazionale.

Corruzione in Ucraina: le pressioni sul governo Zelensky

Lo scandalo di corruzione che ha coinvolto figure vicine al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha fatto discutere nei giorni precedenti alla discussione del piano di pace promosso dagli Stati Uniti.

Il governo di Zelensky si è trovato al centro delle polemiche, che hanno indebolito la sua immagine sia all'interno sia all'estero. Zelensky ha mostrato una posizione dura contro la corruzione e due membri del gabinetto hanno lasciato i loro incarichi.

L’indagine di corruzione ha aumentato le pressioni politiche su Zelensky, con malumori anche tra i suoi collaboratori più stretti e richieste di rimozione di figure chiave, come il capo dell’Ufficio presidenziale, Andrey Yermak, e un altro alto funzionario, Rustem Umerov.

Il piano di pace americano

In questo quadro, si è prontamente pensato che l'instabilità interna abbia rafforzato la posizione di Trump. Il piano iniziale, composto da 28 punti, prevede per Kiev condizioni dure, come la rinuncia al controllo del Donbass e la limitazione delle capacità militari ucraina.

Nonostante ciò, il presidente ucraino ha manifestato la volontà di aprire i colloqui sui termini del piano americano per garantire una pace giusta che rispetti la sovranità ucraina.

Per alcuni analisti l’intero scenario appare quindi complesso. Da un lato, lo scandalo di corruzione rischia di minare la credibilità del presidente di fronte alla comunità internazionale; dall'altro, i punti controversi del piano di pace hanno aiutato Zelensky a mettere da parte la crisi interna per concentrarsi sull’agenda di politica estera. Quindi le questioni interne non hanno portato a una totale rottura, ma il piano di pace degli Stati Uniti ha relativamente aiutato Zelensky, spostando di fatto l'attenzione dalla crisi politica interna alla politica estera.

Il focus pubblico si è spostato rapidamente sulla minaccia esterna rappresentata dal piano di pace americano. Zelensky usa questo per presentarsi come difensore degli interessi nazionali ucraini.
Nonostante le reazioni negative, il presidente ucraino infatti non solo si è rifiutato di licenziare Yermak e Umerov, ma li ha nominati alla guida dei colloqui di pace.

Questa lettura ricorda come la disputa pubblica tra Zelensky e Trump, avvenuta nel mese di febbraio allo Studio Ovale, sia stato un episodio che ha unito l'opinione pubblica ucraina. Tuttavia, questa volta la situazione sembra diversa.

Le prospettive diplomatiche e le sfide ancora aperte

Il piano di pace ha temporaneamente distolto l'attenzione dallo scandalo, ma non ha completamente risolto i problemi politici di Zelensky, che continua a essere sotto pressione sia dall'opposizione sia da membri del suo stesso partito per rimuovere le figure coinvolte nel caso.

Nel frattempo, gli alleati europei di Kiev hanno presentato una controproposta e, successivamente, gli Stati Uniti e l’Ucraina hanno elaborato un piano di 19 punti. Non è chiaro se gli sforzi porteranno eventualmente ad un accordo approvato sia da Kiev sia da Mosca, né quanto tempo ci vorrà.

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