La pubblicazione da parte di Bloomberg di una telefonata riservata tra l’inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff, e il consigliere di Vladimir Putin, Yuri Ushakov, ha acceso i riflettori sul fragile equilibrio diplomatico intorno al conflitto ucraino. Il contenuto della telefonata ha immediatamente alimentato polemiche.
Bloomberg ha pubblicato la trascrizione di una registrazione esclusiva di una conversazione telefonica avvenuta il 14 ottobre 2025 tra l’inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, e il consigliere di politica estera del presidente russo Vladimir Putin, Yuri Ushakov.
La conversazione offre uno sguardo dettagliato sulle trattative dietro le quinte per un piano di pace per l'Ucraina, svelando strategie, consigli e dinamiche diplomatiche tra Stati Uniti e Russia. Allo stesso tempo, però, ha aperto una serie di polemiche.
Durante la telefonata di circa 5 minuti, Witkoff avrebbe affermato di ritenere necessarie delle concessioni territoriali. Avrebbe inoltre consigliato a Ushakov di complimentarsi con il presidente americano e di impostare un tono più positivo e incoraggiante nelle discussioni.
"Penso addirittura che potremmo presentare una proposta di pace in 20 punti, proprio come abbiamo fatto a Gaza", aggiunge Witkoff.
Non è chiaro chi ci fosse dietro la fuga della conversazione.
Un elemento centrale della bozza del piano di pace in 28 punti successivamente presentato prevedeva concessioni significative alla Russia, fra cui la cessione dell’intera regione di Donetsk, comprese le aree sotto il controllo ucraino, da parte di Kiev, l’abbandono delle aspirazioni di adesione alla NATO e limitazioni al potere militare ucraino. Questi elementi hanno suscitato scalpore e critiche da parte degli alleati occidentali dell'Ucraina.
Witkoff avrebbe anche suggerito come organizzare un incontro telefonico diretto tra Trump e Putin prima dei colloqui con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, alla Casa Bianca. Questa telefonata è avvenuta il 16 ottobre e ha in parte cambiato la posizione di Trump.
In quel momento Zelensky insisteva per ottenere i missili a lungo raggio Tomahawk da Washington. Tuttavia, durante l'incontro non ha ottenuto il via libera del presidente americano.
La diffusione della registrazione ha provocato immediatamente reazioni contrastanti. Alcuni esperti e politici hanno denunciato Witkoff come troppo vicino agli interessi russi e hanno criticato l’opacità e le modalità delle trattative. Altri hanno sostenuto che questa fuga di informazioni sia stata orchestrata per influenzare o ostacolare il processo negoziale.
Nonostante le polemiche, la conversazione conferma l’esistenza di un dialogo complesso dietro le quinte tra Washington e Mosca.
La rivelazione di questa registrazione segna un momento di grande interesse e tensione in un quadro diplomatico tuttora molto fluido e complesso.
Trump ha difeso Witkoff, affermando che aveva fatto la "cosa standard". Ha dichiarato che l'inviato stava facendo "quello che fa un mediatore" per "vendere" il piano di pace a entrambe le parti.
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