26 Nov, 2025 - 15:58

La scommessa europea sulla difesa comune: l’UE accelera i legami industriali con l'Ucraina

La scommessa europea sulla difesa comune: l’UE accelera i legami industriali con l'Ucraina

Il Parlamento europeo ha approvato un programma da 1,5 miliardi di euro per rafforzare la cooperazione della difesa tra l’UE e l’Ucraina, segnando un passo decisivo verso l’autonomia strategica europea. La misura punta a consolidare la capacità industriale e tecnologica della difesa, incrementando la sicurezza interna del blocco e sostenendo Kiev nel contesto della guerra in corso.

Il voto del Parlamento europeo e il programma di difesa

Il 25 novembre 2025, i membri del Parlamento europeo hanno votato per approfondire la collaborazione tra il settore della difesa dell'UE e quello ucraino.

I legislatori dell'UE hanno votato con 457 favorevoli, 148 contrari e 33 astensioni.

Il programma, del valore di 1,5 miliardi di euro, destina 300 milioni di euro agli strumenti di sostegno all'Ucraina.

Il programma è considerato una pietra miliare nella costruzione di una difesa comune europea, ponendo le basi per un’autonomia strategica e una governance condivisa della produzione militare nell'Unione europea, con un occhio particolare anche al sostegno all'Ucraina nel contesto del conflitto in corso.

Il commissario per la Difesa, Andrius Kubilius, in un suo discorso ha spiegato come il piano per la difesa sia diventato sempre più prioritario. La difesa comune è infatti uno dei punti cruciali dell'agenda europea nel secondo mandato della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

“Dico sempre che questo anno è stato l’anno in cui sono state create opportunità per essere preparati in materia di difesa, ora è tempo di attuare”, ha affermato Kubilius.

Si tratta di un importante passo per avvicinare ulteriormente l'Ucraina all'Unione europea. Bruxelles ritiene le innovazioni tecnologiche della difesa ucraina un punto fondamentale. Parallelamente, verrà consentito a Kiev di accedere al Programma di investimenti per la difesa dell'UE, che “rende possibile l'acquisto di equipaggiamenti per la difesa in, con e per l'Ucraina”.

Si prevede che la spesa per la difesa dell'UE raggiungerà circa 392 miliardi di euro nel 2025, il doppio rispetto a quattro anni fa e quindi anche rispetto a prima dell'inizio della guerra in Ucraina nel febbraio 2022.

Geopolitica e autonomia strategica europea

Le dinamiche geopolitiche sono in evoluzione e la situazione ha innescato cambiamenti all'interno del blocco europeo. Il programma approvato dal Parlamento UE è infatti un’iniziativa strategica dell’Unione Europea che mira a rafforzare la capacità produttiva e l’autonomia strategica della difesa europea.

Rappresenta, inoltre, un passo fondamentale per consolidare una base industriale e tecnologica della difesa europea meno dipendente da fornitori esterni, incrementando la competitività e la creazione di posti di lavoro qualificati nel settore.

L'amministrazione statunitense, sotto la guida di Donald Trump, ha segnato una svolta verso la priorità degli interessi di sicurezza nazionale che influisce anche sul contesto europeo. Gli Usa spingono gli alleati europei ad assumersi maggiori responsabilità nelle loro strategie di difesa, inclusa quella riguardo alla situazione in Ucraina.

Questo ha contribuito a orientare anche le politiche europee verso un rafforzamento della cooperazione interna e una maggiore spinta verso l’autonomia strategica in materia di difesa.

Nuove strategie e il futuro della sicurezza europea

Negli ultimi mesi, l'Unione Europea ha adottato una serie di nuove strategie e iniziative per rispondere alle mutate dinamiche della sicurezza globale, tra cui la nuova "roadmap Difesa 2030". Questa tabella di marcia rappresenta un cambiamento paradigmatico nella concezione della sicurezza europea.

Gli ultimi passi avanti sul tema mirano a far emergere un ecosistema integrato di sicurezza europea, che va oltre un semplice mosaico di politiche nazionali. L’obiettivo è creare capacità di prevenzione avanzata, intelligenza condivisa e investimenti nel settore della sicurezza e difesa ad alta tecnologia, in linea con le esigenze geopolitiche attuali e future del blocco.

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