Iniziamo così: dal post di Gian Domenico Caizza, l'ex presidente dell'Unione Camere penali:
E insomma: niente sesso, siamo italiani?
"In sostanza - ha avvertito Caizza - onere della prova invertito in caso di denuncia di una donna che affermi di aver subito un rapporto sessuale contro la propria volontà..."
L'abc del diritto: stiamo arrivando al punto che ognuno di noi deve dimostrare la propria innocenza anziché la parte avversa la nostra presunta colpevolezza?
Caizza (e con lui molti giuristi) si è messo le mani nei capelli:
Tanto più che questo principio era il pilastro dell'accordo Meloni-Schlein. Saltato, per fortuna, in seconda lettura al Senato, visto che nelle istituzioni c'è ancora qualcuno con la mente lucida, non annebbiata dal populismo.
Nonostante le proteste del centrosinistra, quindi, il pasticcio non si è consumato del tutto. La legge contro gli stupri doveva essere approvata in maniera definitiva il 25 novembre, data simbolo della lotta alla violenza sulle donne.
Ma la gatta, per la fretta, stava partorendo i mici ciechi.
Matteo Salvini ha parlato del rischio di lasciare spazio a vendette personali: una donna, anche dopo anni, potrebbe sostenere di essere stata costretta a fare sesso e la prova che non è così dovrebbe ricadere sull'uomo.
Ma non ci sono anche rilievi di costituzionalità? Insomma, bisognerà avere la prova che l'altra persona sia stata consenziente per un rapporto sessuale?
Giulia Bongiorno, senatrice della Lega, dopo aver promosso in Parlamento l'adozione del Codice Rosso per facilitare le denunce delle violenze di genere, oggi, al Corriere della Sera, ha ribadito che il consenso della donna debba avere un valore centrale:
Ma cosa cambierà nel testo della nuova legge?
La legge dovrebbe iniziare a essere discussa di nuovo in Parlamento a fine gennaio.
Il centrodestra, infatti, ha chiarito che l'ha ripensata non per venire meno al patto stretto con Elly Schlein e l'intera opposizione, ma per cercare di fare le cose come si deve, evitando di far approvare una norma palesamente incostituzionale:
ha spiegato sempre Giulia Bongiorno. Ma chissà se il pericolo-populismo non sia stato scampato davvero.
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