27 Nov, 2025 - 11:55

Legge sul consenso per fare sesso, un pasticcio all'italiana: ecco quando se ne riparlerà

Legge sul consenso per fare sesso, un pasticcio all'italiana: ecco quando se ne riparlerà

Iniziamo così: dal post di Gian Domenico Caizza, l'ex presidente dell'Unione Camere penali:  

virgolette
Il Presidente del Tribunale di Milano, plaudendo alla recente proposta di riforma, ha testualmente affermato: Dimostrare la volontà del rapporto sarà un problema degli uomini, chi abbia un dubbio meglio si astenga...

E insomma: niente sesso, siamo italiani?

"In sostanza - ha avvertito Caizza - onere della prova invertito in caso di denuncia di una donna che affermi di aver subito un rapporto sessuale contro la propria volontà..."

L'abc del diritto: stiamo arrivando al punto che ognuno di noi deve dimostrare la propria innocenza anziché la parte avversa la nostra presunta colpevolezza?

Caizza (e con lui molti giuristi) si è messo le mani nei capelli: 

virgolette
Come dire: in caso di denuncia, il dissenso della donna è presunto, il consenso va provato dal denunciato. Allora, si vada in giro microfonati, o ci si astenga. Altro che fuori dalla Costituzione, qui siamo fuori dalla grazia di Dio!

Tanto più che questo principio era il pilastro dell'accordo Meloni-Schlein. Saltato, per fortuna, in seconda lettura al Senato, visto che nelle istituzioni c'è ancora qualcuno con la mente lucida, non annebbiata dal populismo.

Il pasticcio all'italiana della legge sul consenso sessuale

Nonostante le proteste del centrosinistra, quindi, il pasticcio non si è consumato del tutto. La legge contro gli stupri doveva essere approvata in maniera definitiva il 25 novembre, data simbolo della lotta alla violenza sulle donne.

Ma la gatta, per la fretta, stava partorendo i mici ciechi.

Matteo Salvini ha parlato del rischio di lasciare spazio a vendette personali: una donna, anche dopo anni, potrebbe sostenere di essere stata costretta a fare sesso e la prova che non è così dovrebbe ricadere sull'uomo.

Ma non ci sono anche rilievi di costituzionalità? Insomma, bisognerà avere la prova che l'altra persona sia stata consenziente per un rapporto sessuale?

Giulia Bongiorno, senatrice della Lega, dopo aver promosso in Parlamento l'adozione del Codice Rosso per facilitare le denunce delle violenze di genere, oggi, al Corriere della Sera, ha ribadito che il consenso della donna debba avere un valore centrale: 

virgolette
Deve essere libero, attuale e perdurante

Ma cosa cambierà nel testo della nuova legge?

virgolette
Nel testo della Camera mi sembra che siano trattate con pene uguali condotte diverse. Quindi, sottoporrò alla commissione l'ipotesi di diversificare le pene, creando una cascata di aggravanti  

Quando se ne riparlerà

La legge dovrebbe iniziare a essere discussa di nuovo in Parlamento a fine gennaio.

Il centrodestra, infatti, ha chiarito che l'ha ripensata non per venire meno al patto stretto con Elly Schlein e l'intera opposizione, ma per cercare di fare le cose come si deve, evitando di far approvare una norma palesamente incostituzionale:

virgolette
Oggi, sulla donna incombe la difficoltà di provare il dissenso. E spesso finisce per essere messa sotto accusa. Ma naturalmente ciò non significa ignorare che una buona norma deve evitare di lasciare spazi per strumentalizzazioni

ha spiegato sempre Giulia Bongiorno. Ma chissà se il pericolo-populismo non sia stato scampato davvero. 

LEGGI ANCHE
LASCIA UN COMMENTO

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *

Sto inviando il commento...