Superbonus 110%: la cessione del credito delle banche è ancora bloccata e si attendono già delle soluzioni da parte del nuovo governo per permettere a tutti quelli che ne hanno diritto di beneficiare di questo sussidio.
Per ora, però, è tutto fermo, ed a pagarne le spese ci sono gli artigiani che hanno perso i guadagni di un anno di lavoro.
Anche se a rimetterci sono stati i lavori di tutta Italia, ecco ad ogni modo le dichiarazioni che sono state rilasciate da parte dei vertici del CNA (Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa) di Conegliano.
Ecco quali sono state le dichiarazioni che Mauro Silvestrin, pittore edile e presidente di CNA (Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa) Conegliano, ha rilasciato a Treviso Today, raccontando la sua storia e la sua esperienza con questo bonus edilizio:
La cessione del credito che riguarda il Superbonus 110% è ancora bloccata e si attendono delle soluzioni da parte del governo, che sia quello provvisorio oppure quello che si insedierà nei prossimi mesi.
Per adesso, però, a doverne fare le spese e soprattutto a pagare le conseguenze di questa mancanza da parte delle Istituzioni sono tutti gli artigiani ed i lavoratori che, malauguratamente, si sono fidati dello Stato aderendo a questa iniziativa.
Mentre si attendono dei nuovi sviluppi, il CNA di Conegliano e di Treviso ha fatto delle proposte per sbloccare questa situazione:
Mattia Panazzolo (direttore di CNA Treviso): "I decreti Aiuti-bis e ter non hanno risolto il problema della cessione del credito, pur mitigando, il primo, gli effetti della responsabilità solidale. Le conseguenze le vediamo quotidianamente: aziende sane che rischiano di fallire.
È inoltre mancata, in questi atti normativi, la proroga delle scadenze di utilizzo del superbonus 110%: ora è imminente quella del 30 settembre per gli interventi sugli edifici unifamiliari.
Serve che vengano prorogate almeno fino alla fine dell’anno: i ritardi delle ditte sono stati causate dalla scarsità di materiali e dalla estrema difficoltà a reperirli, non da inefficienze gestionali".
Sisto Bravo (direttore di CNA Conegliano): "Il tema della gestione dei crediti fiscali ha approfondito il solco di fiducia tra Stato e imprese: siamo all’inverosimile con aziende che devono indebitarsi per riuscire a pagare la tasse, pur avendo in pancia centinaia o decine di migliaia di euro di crediti.
Vanno trovate soluzioni. Chi ha crediti legati ai bonus edilizi deve poter scalare gli importi delle tasse: è il minimo per rispondere ai grandi disagi che sono stati creati".