Vi è il "dovere morale e legale di salvare le persone in mare, in base alle leggi internazionali". Lo ha ribadito la Commissione Europea attraverso una portavoce, esprimendosi in modo netto sulla questione dello sbarco dei migranti approdati sulle coste della Sicilia.
"Siamo in stretto contatto con gli enti italiani", ha dichiarato il portavoce del ministero dell'Interno tedesco durante una conferenza stampa a Berlino, a chi gli chiedeva della disponibilità, da parte della capitale tedesca, di accogliere i migranti approdati sulle due navi Ong in Italia. Quanto alla gestione, il portavoce del ministero ha chiarito che "il coordinamento compete alla commissione Ue".
In tutta risposta al monito dell'Ue, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, intervenuto al programma "Non stop news" su Rtl 102.5, ha definito quelli delle navi Ong dei "viaggi organizzati".
Nel frattempo il legale della Humanity 1, l'avvocato Riccardo Campochiaro, ha annunciato un imminente esposto alla Procura di Catania sul maltrattamento dei migranti da parte di alcune associazioni. Delle quattro navi Ong al largo delle coste siciliane due sono giunte in porto nel fine settimana, la stessa Humanity 1 e la Geo Barents, mentre le altre due, la Ocean Viking e la Rise Above, si trovano ancora in mare in attesa di novità relativamente al blocco imposto dalle autorità italiane.
Dei circa mille mille migranti soccorsi complessivamente, insomma, la metà deve ancora sbarcare.