Commissioni pos, un commerciante racconta la sua verità, ridimensionando di fatto, l'allarme lanciato in merito alle commissioni sui pagamenti digitali. La pasticceria Baunilla è uno dei primi locali di Milano ad aver vietato il pagamento in contanti ed accetta soltanto versamenti con il pos. Il proprietario della pasticceria, Vittorio, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, dando la sua versione dei fatti.
Un dibattitto che continua a tenere banco, oggi è il turno Beppe Grillo, che su Twitter scrive che "È svilente il livello dell’attuale dibattito pubblico Italiano attorno alle ultime iniziative intraprese dal Governo sul tetto al contante e sull’allentamento delle sanzioni sul Pos obbligatorio. Benvenuti nel passato". Nel frattempo anche la Premier Meloni, sulla sua pagina Facebook nella rubrica "Gli appunti di Giorgia è tornata sul tema ribadendo che "l'abolizione delle commissioni sui pos sarebbe anticostituzionale" aggiungendo che esiste " una lettera che la Bce scrive nel 2019 all'allora ministro dell'Economia Gualtieri e ai presidenti di Camera e Senato sulle misure di abbassamento del tetto" rivela il premier, in cui Bce fa una serie di critiche all'abbassamento del contante", definendolo "particolarmente importante per alcune categorie sociali" e unica "moneta legale" che consente ai cittadini di regolare un pagamento immediatamente senza tariffe per il suo utilizzo."
"Non mi aspettavo tutto questo clamore" afferma a Radio Cusano il titolare della pasticceria milanese che chiede solo pagamenti digitali "la nostra decisione è stata dettata da una questione di sicurezza, perché abbiamo subito dei furti, ed anche ad una questione gestionale perché abbiamo 4 punti vendita e la raccolta del denaro ci sarebbe costato più delle commissioni per il Pos."
Su questo quesito, il commerciante milanese spiega nel dettaglio: "Commissioni? Noi paghiamo intorno allo 0,4% per quanto riguarda ilban e bancomat e intorno allo 0,7% per quanto riguarda le carte di credito. Non ho perso clienti accettando solo bancomat. C'è stato uno scollamento tra il virtuale e il reale: sui social ci hanno attaccato in molti, invece i nostri clienti hanno capito la nostra scelta. La maggior parte di quelli che ci hanno attaccato non sono di Milano e fanno parte della galassia complottista. Siamo passati dai no vax ai no pos".