Tesla perde il valore delle proprie azioni, tornando alle cifre di agosto 2020. Una discesa non da poco, che conferma come il 2022 non sia stato un anno positivo per la borsa, martoriata da guerra ed inflazione. La forte crescita, avvenuta nell'immediato post Covid, si sta facendo sentire in questo momento. Una discesa che, però, nessuno sa quando si arresterà.
Basti pensare che, nell'ultimo anno, il principale indice di riferimento per il mercato azionario americano, ossia lo S&P 500, ha perso fino al 20%, dopo oltre tre anni di rendimento positivo. Le principali banche mondiali, per contrastare l'inflazione (arrivata ai livelli più alti negli ultimi), hanno inasprito le loro misure, scatenando una contrazione del mercato stesso. Inevitabilmente, quindi, a farne le spese sono state quelle aziende che maggiormente avevano beneficiato di questi anni rialzisti e tra queste non potevano mancare anche la casa automobilistica di Elon Musk.
Il momento, però, non sembra destinato a terminare nel breve periodo, con la Fed, ossia la banca centrale americana, che, contrariamente al solito, dopo aver alzato i tassi del 4,25%, ha dichiarato che il lavoro non è ancora terminato. Gli analisti di Goldman Sachs, uno dei principali fondi, prevedono che la percentuale possa salire fino al 5% o, addirittura, al 5,2%, con tanto di nota pubblicata per i propri clienti.
Ovviamente, però, questa discesa non ha interessato solamente Tesla, ma anche altre importanti aziende, come ad esempio Meta, che condivide con la prima il risultato di -65%, e Amazon, che ha dimezzato il proprio valore. Un situazione che, senza ombra di dubbio, si evolverà, in positivo o in negativo, nei prossimi mesi.