Un uomo è morto in un tremendo incidente stradale avvenuto poche ore fa alle porte di Brindisi.
Le autorità hanno subito identificato la vittima. T. R. le sue iniziali, 41 anni ed originario proprio della provincia di Brindisi. Lavorava presso l’azienda Ecotecnica, ditta che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti differenziati nella stessa città pugliese.
La tragedia si è consumata poco dopo le ore 12:30 di oggi, Sabato 13 Maggio 2023, sulla strada statale adriatica SS16.
La dinamica dello schianto è ancora in corso di accertamento da parte delle forze dell’ordine, ma è sufficientemente certo che si tratti di un incidente autonomo. Da una prima ricostruzione dei fatti, pare che l’uomo fosse in sella al suo scooter Benelli di cilindrata 150 e stesse percorrendo la circumvallazione di Brindisi. Arrivato nei pressi della rampa che porta allo svincolo per Taranto avrebbe perso il controllo del suo veicolo e si sarebbe schiantato contro la barriera spartitraffico che divide le due carreggiate. L’impatto è risultato fatale sul colpo.
Al momento restano ignote le cause che abbiano portato al terribile impatto.
Immediatamente gli altri automobilisti in transito hanno percepito la gravità dell’incidente. Hanno così chiamato le forze dell’ordine che hanno provveduto ad inviare sul posto i soccorsi medici. Al loro arrivo, i sanitari del 118 avevano già capito il tragico destino del motociclista. Il suo corpo infatti era riverso sull’asfalto, privo di conoscenza e non senza dare alcuna risposta agli stimoli.
Il personale medico ha tentato di strappare in tutti i modi il 41enne alla morte praticando lungamente le manovra di rianimazione cardiopolmonare e cercando di stabilizzare gli ingenti traumi. Anche il casco, regolarmente indossato, nulla ha potuto a preservare l’uomo dal violento impatto. I sanitari poco dopo si sono dovuti arrendere e constare il decesso.
La salma è stata traferita alla camera mortuaria di città dove rimane in attesa delle decisioni delle autorità giudiziarie. È infatti probabile che sul corpo venga effettuato un esame autoptico al fine di ufficializzare le cause del decesso. Sembrerebbe un atto formale, ma l’ispezione cadaverica avrà anche il compito di chiarire se l’uomo sia rimasto vittima di un malore improvviso mentre stava conducendo il suo scooter.
Nel frattempo gli agenti di Polizia Locale hanno chiuso completamente alla circolazione sul tratto di SS16 interessato dal sinistro nella sola direzione nord, ovvero verso Bari. Ciò ha permesso dapprima di fornire i soccorsi in tutta sicurezza e successivamente di eseguire i rilievi previsti per legge per fare maggiore chiarezza sulla dinamica dello schianto.
Il personale di Anas ha supervisionato tutte le operazioni di gestione stradale, mentre una squadra di Vigili del Fuoco ha invece messo in sicurezza l’intera area, scongiurando un possibile scoppio del serbatoio dello scooter incidentato.
Per il tempo utile ad effettuare queste operazioni, la circolazione di zona è stata deviata su itinerari alternativi. Ciò inevitabilmente ha causato pesanti rallentamenti al traffico già congestionato. Si sono formate infatti lunghe code alle porte della città di Brindisi.
Per ricostruire con maggiore certezza la dinamica dell’accaduto, con ogni probabilità, le forze dell’ordine useranno le immagini di videosorveglianza sulla statale. Sarà così analizzata la condotta dell’uomo in sella al suo scooter e sarà più chiaro capire come possa essersi schiantato autonomamente contro le barriere New Jersey in cemento che dividono i due sensi di marcia.
Sembra certo che lo schianto non sia stato generato da una precedente collisione con un altro veicolo. L’uomo avrebbe infatti perso da solo il controllo del suo scooter, forse per una disattenzione o un errata valutazione di una traiettoria. La velocità sostenuta ha poi giocato un ruolo fondamentale nella violenza con cui l’uomo si è schiantato, di fatto senza lasciargli alcuna possibilità di salvezza.
Solo quando tutti questi elementi saranno più chiari, gli inquirenti potranno avanzare le responsabilità o catalogare l’accaduto di Brindisi come una fatalità inevitabile.