Kosovo, in arrivo altri 700 soldati Nato. Il segretario generale dell’Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg ha dichiarato che l'organizzazione militare invierà un importante contingente nel nord del Paese per aiutare a reprimere le violente proteste nate dopo che gli scontri con l'etnia serba hanno provocato il ferimento di 30 soldati internazionali.
In risposta ai recenti disordini e al ferimento di 30 membri della Kosovo Force, la Nato si prepara a schierare nel paese balcanico 700 soldati in più rispetto a quelli già in missione. Arriva da Oslo l’annuncio ufficiale del segretario Jens Stoltenberg.
Il segretario dell’Alleanza Atlantica ha poi esortato entrambe le parti ad adottare misure per ridurre l'escalation, astenersi da ulteriori comportamenti irresponsabili e tornare ai colloqui sostenuti dall'UE sul miglioramento delle relazioni.
I disordini nella regione si sono intensificati da quando i sindaci di etnia albanese si sono insediati nell'area a maggioranza serba del Kosovo settentrionale dopo le elezioni di aprile boicottate dai serbi. Una mossa che ha portato gli Stati Uniti ei suoi alleati a rimproverare Pristina venerdì.
Gli Stati Uniti e l'UE hanno recentemente intensificato gli sforzi per negoziare un accordo tra Serbia e Kosovo, temendo l'instabilità mentre infuria la guerra della Russia in Ucraina. L'UE ha chiarito sia alla Serbia che al Kosovo che devono normalizzare le relazioni se vogliono fare progressi verso l'adesione al blocco.
Un battaglione varia tipicamente da 300 a circa 1.000 truppe. La missione di mantenimento della pace a guida NATO, KFOR, è attualmente composta da quasi 3.800 soldati.