L’orizzonte politico della Grecia albeggia con il colore di Nea Dimokratia: il partito conservatore guidato da Kyriakos Mitsotakis ha ottenuto un’indiscutibile vittoria alle recenti elezioni in Grecia 2023, assicurandosi una robusta maggioranza assoluta in Parlamento. Oggi, Mitsotakis è chiamato al Palazzo presidenziale dalla Presidente della Repubblica, Katerina Sakellaropoulou, per accettare formalmente l'incarico di guidare il nuovo governo del Paese, conferma riportata dal portale d'informazione Kathimerini.
Il risultato del secondo scrutinio alle urne non ha riservato sorprese. Nea Dimokratia ha raggiunto l'obiettivo della maggioranza assoluta, proiettando Mitsotakis a ricoprire nuovamente il ruolo di Primo Ministro. Con oltre il 99% dei voti conteggiati, il partito conservatore si è assicurato il 40,52% dei consensi e 158 dei 300 seggi disponibili in Parlamento.
Il suo diretto avversario politico, il partito di sinistra Syriza, guidato da Alexis Tsipras, ha ottenuto il 17,84% dei voti e 48 seggi. Seguono i socialisti di Pasok con l’11,85% e 32 seggi, e i comunisti del Kke con il 7,69% e 20 seggi. Si segnala anche l'emergere di nuove forze politiche come il partito Spartiates (Spartani), che ha superato la soglia di sbarramento con il 4,64% e 12 seggi, e il Partito Rotta di Libertà di orientamento antisistema, con il 3,17% e 8 seggi.
La situazione politica in Grecia ha subito quindi un'evoluzione significativa rispetto alla precedente tornata elettorale del 21 maggio, senza stravolgimento o capovolgimenti di sorta. Il nuovo sistema elettorale, che prevede un premio di maggioranza per il partito vincitore, ha consentito a Mitsotakis di ottenere una solida maggioranza in Parlamento.
Oltre al successo della Nea Dimokratia, le elezioni hanno visto anche l'ascesa di forze politiche di estrema destra. Il partito Spartiates ha ottenuto il 4,71% e 13 seggi, superando la soglia di sbarramento, mentre il partito Niki, noto per le sue posizioni xenofobe, ha conseguito il 3,73% dei voti. Da menzionare anche il mantenimento in Parlamento di Soluzione greca, noto per le sue posizioni anti-migranti, in aumento al 4,48%.
In seguito alla vittoria, Mitsotakis ha espressa la sua determinazione a portare avanti riforme significative, sottolineando il suo senso del dovere nei confronti del Paese. Giorgia Meloni e Antonio Tajani, rispettivamente leader di Fratelli d'Italia e Ministro degli Esteri italiano, hanno espresso le loro congratulazioni tramite Twitter, sottolineando l'importanza della stabilità politica per la Grecia e per tutta l'Europa.
In particolare, Giorgia Meloni ha twittato:
Mi sono congratulata con Kyriaos Mitsotakis per il successo elettorale. A lui ho rivolto auguri affettuosi di buon lavoro. Italia e Grecia insieme possono ottenere importanti risultati a beneficio dei nostri popoli, delle nostre Nazioni e del nostro Continente.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha voluto sottolineare il nuovo corso politico della Grecia all’insegna della stabilità:
Un segnale di stabilità politica che fa bene a tutta l’Europa. L’amicizia che unisce Italia e Grecia ha radici millenarie e valori comuni, continueremo a coltivarli insieme. Buon lavoro, primo ministro.
Tra le reazioni non va dimenticata quella del Partito popolare europeo (Ppe) che ha visto la vittoria di Mitsotakis come un segnale inequivocabile che consente il continuo impegno per le riforme e l’ulteriore rafforzamento dell’economia.
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Intanto, Mitsotakis ha già promesso grandi riforme
Il popolo ci ha dato una maggioranza sicura. Le grandi riforme procederanno rapidamente. Siamo entrati nell’era del vero progresso.
Nonostante l'eco delle elezioni dello scorso 21 maggio, quando i conservatori avevano ottenuto il 40% dei voti, non riuscendo però a ottenere la maggioranza assoluta, la situazione politica greca si è consolidata a favore di Nea Dimokratia. Ora, con una solida maggioranza in Parlamento, Mitsotakis è chiamato a guidare il Paese attraverso una nuova fase di riforme e progresso. Tuttavia, i cambiamenti nel panorama politico, l'ascesa delle forze di estrema destra (anche in Germania, nella Turingia, ha fatto discutere la vittoria dell’estrema destra, segno di una certa tendenza da non sottovalutare) e le sfide poste dalla questione migratoria, rappresentano degli ostacoli significativi che il nuovo governo dovrà affrontare.