Il Covid-19 si appresta a rimuovere anche la sua ultima barriera: il Governo dovrebbe infatti ufficializzare la prossima settimana il liberi tutti, mettendo così fine all’isolamento dei soggetti positivi.
La prima indicazione era arrivata a inizio luglio per bocca del ministro della Salute, Orazio Schillaci, senza però fornire orizzonti temporali. Un tramonto che sembra ormai vicino e che segnerebbe la fine definitiva delle restrizioni introdotte oltre tre anni fa.
La circolare seguirà i pareri favorevoli arrivati dai principali esponenti del mondo accademico e biologico nazionale.
La decisione di porre fine all’isolamento dei soggetti positivi al covid-19 matura in un contesto sanitario che certifica il calo dei contagi registrato dal ministero della Salute nella settimana 7-13 luglio.
Stando ai dati pubblicati sui propri portali, sono 3.411 i nuovi contagi da Sars-Cov-2: in calo dell'8,6% rispetto al periodo 30 giugno-6 luglio. 36 le vittime registrate nello stesso arco temporale, il 5,2% in meno. La fotografia conferma dunque una situazione epidemiologica assolutamente sotto controllo.
E se l’Italia sembra dunque poter tirare un lungo sospiro di sollievo, dall’isola di Cipro giungono notizie incredibili relative alla scoperta di un coronavirus felino. I medici stanno studiando le caratteristiche del batterio, dalle prime indicazioni pare che si tratti di un parente stretto del Covid-19.
In realtà, la situazione è ben nota a Nicosia e dintorni. Tuttavia nelle ultime settimane il numero di gatti rimasti uccisi dall’infezione è cresciuto esponenzialmente. Quasi 300mila i decessi secondo le associazioni nazionali, circa il 30% dell’intera popolazione felina. In gergo tecnico la malattia si chiama peritonite infettiva felina, per cui esistono delle cure ma a prezzi inaccessibili per una larga fetta di ciprioti.
Libano, Turchia e Israele monitorano la situazione e denunciano scenari analoghi. Per il momento l’Europa sembra invece immune a questo nuovo, incredibile, scenario.