Il mercato ha chiuso ufficialmente i battenti da qualche giorno. Resta ancora aperta la possibilità di fare affari fuori dall’Europa, con l’Arabia Saudita o pescando nel calderone dei giocatori svincolati. Ma il grosso è stato fatto, adesso il campo dovrà dare i suoi verdetti. Qualcuno ha messo in atto una vera e propria rivoluzione; qualcun altro non ha fatto altro che puntellare la rosa con qualche colpo mirato. Ma chi ha fatto l’acquisto migliore e quali sono ora le squadre favorite? È tempo di tirare le somme. In esclusiva a Tag24, per commentare il mercato di Serie A, è intervenuto il dirigente sportivo, attualmente direttore tecnico dell’Avellino, Giorgio Perinetti.
1° settembre ore 20.00: le porte della sessione estiva di calciomercato si sono chiuse definitivamente. Quel che fatto è fatto. Fino all’ultimo istante tanti club sono andati alla ricerca del colpo last second, ma da questo momento in poi sarà solo il campo a parlare. È tempo di bilanci, è tempo di valutazioni. Almeno sulla carta ci sono promossi e bocciati. Acquisti e cessioni possono spostare gli equilibri, ma non tutti riusciranno a rispettare le aspettative. Qual è il colpo più importante dell’estate e quale squadra si è rinforzata di più? Lo abbiamo chiesto a Giorgio Perinetti, storico dirigente sportivo con un passato nei maggiori club italiani e attualmente direttore tecnico dell’Avellino.
La vicenda Lukaku – ha esordito in esclusiva a Tag24 – è stata quella più intrigante dell’estate. Lo abbiamo visto passare dalla certezza di rimanere all’Inter, alla possibilità di passare alla Juve, poi addirittura finire alla Roma e nel mezzo le voci di qualche contatto con il Milan. Senza dubbio è lui il colpo più importante di questa sessione estiva di mercato. Indubbiamente con lui Mourinho avrà qualche possibilità di scelta in più in fase offensiva, che era quella critica per i giallorossi. Big Rom è una punta vera – ha continuato il direttore – un giocatore che a loro mancava. Dybala fa un ruolo diverso e il belga è un gran colpo, non solo dal punto di vista mediatico ma anche sostanziale.
Poi Perinetti fa una valutazione anche sul mercato delle altre. Penso che il Napoli, non cedendo nessun giocatore a parte Kim, resti la squadra da battere. Ha mantenuto un’ossatura importante e questo vuol dire molto. Il Milan invece ha cambiato tanto, ha fatto una vera e propria rivoluzione ed è partito bene in campionato, ma è ancora tutto da scoprire. Di sicuro i rossoneri hanno preso giocatori funzionali e di grande qualità. L’Inter – ha aggiunto – ha fatto un mercato intelligente, nonostante gli intoppi. È innegabile che la vicenda Lukaku abbia condizionato alcune situazioni, ma resta una squadra da altissima classifica. E poi c’è la Juve che ha mosso poco, meno di quello che mi aspettavo da parte dei bianconeri. Anche questo può essere però un fattore importante. Vedremo come andrà a finire la vicenda Pogba. Se dovessero recuperare il francese sarebbe un acquisto importante.
E poi ancora: La Lazio si è mossa parecchio sul mercato. Lotito ha voluto dare continuità al progetto e Sarri ha un’identità di gioco ben chiara e definita. Mai come quest’anno è stato accontentato e sono arrivati giocatori funzionali a quella che è la sua idea di gioco. I biancocelesti potranno senza dubbio crescere ancora ha detto Perinetti.
Il passato diviso tra Serie A e Serie B, ora l’esperienza in Serie C. Nell’ultimo periodo mi sono concentrato molto sul mio Avellino. Abbiamo fatto un’infinità di operazioni, è stato un mercato davvero intenso. Alla fine sono state 17 uscite e 15 entrate. Sono soddisfatto per quello che siamo riusciti a fare, ma adesso sarà il campo a doverci dare le risposte. Io non sono altro che un allievo, il rettangolo verde è il professore ha spiegato il direttore tecnico.
I calciatori che sono arrivati sono molto motivati – ha proseguito – e questo mi fa ben sperare. Abbiamo fatto un mix di giocatori giovani e talentuosi e altri d’esperienza. Non sarà semplice, il nostro è un girone complicato in cui sono inserite piazze importanti e vere e proprie corazzate come Crotone, Catania ad esempio. E poi ci sono sempre alcune sorprese. Anche le outsider quest’anno si sono attrezzate per bene. Penso ad esempio al Potenza o alla Casertana ha concluso Giorgio Perinetti.