Non solo il granchio blu, che resta comunque tra i maggiori pericoli delle specie ittiche dei nostri mari. Da quanto riferisce Coldiretti Impresapesca, i problemi della pesca continuano a dare preoccupazioni a tanti lavoratori del settore. Nel frattempo, è terminato il fermo iniziato lo scorso 19 agosto anche nel tratto di costa da San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) e Termoli (Campobasso). L'attività era ripresa da Trieste ad Ancona e da Manfredonia (Foggia) a Bari, ma le barche restano purtroppo ferme da Brindisi a Reggio Calabria.
I rincari del gasolio fino al 25% negli ultimi tre mesi si sono fatti sentire. I pescatori contestano poi il divieto della pesca a strascico e la restrizione fino al 30% delle aree di pesca.
Numeri inquietanti che spingono gli operatori a chiedere un fermo che "non sia solo una restrizione dei tempi di attività". Piuttosto una forma di tutela nelle fasi biologiche più importanti delle specie.
Ai consumatori, Coldiretti continua a consigliare di verificare sempre e bene la provenienza dei prodotti ittici sui banchi di supermercati e pescherie. Altro problema però: manca l'etichettatura obbligatoria dell'origine anche al ristorante. Altro aspetto su cui gli operatori del settore vogliono battersi.
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