Il 4 ottobre scorso, un volo diretto da Dalman, Turchia, a Liverpool, Inghilterra, ha subito un inatteso cambio di rotta, costringendo il comandante a fare uno scalo forzato all'aeroporto Marco Polo di Venezia: la causa di questo inaspettato cambio di rotta è stata l'irruente e molesto comportamento di tre cittadini britannici a bordo dell'aereo, due uomini e una donna, che erano visibilmente ubriachi. Gli operatori della Polizia di Frontiera di Venezia sono stati allertati per affrontare la situazione.
I tre passeggeri, identificati come C.S.L, 59 anni, S.I.M, 40 anni, e W.G, 55 anni, erano di ritorno da un viaggio nel Mediterraneo e avevano deciso di sorseggiare una bottiglia di superalcolico acquistata al duty-free dell'aeroporto di partenza. La loro esagerazione non è passata inosservata e ha provocato non solo il disagio degli altri passeggeri ma anche l'intervento del comandante dell'aereo, che ha deciso di fare uno scalo non previsto a Venezia.
Il comportamento dei tre passeggeri costituiva una chiara violazione delle norme di comportamento, come previste dal Piano Nazionale per la Sicurezza dell'Aviazione Civile, il quale sottolinea che "non è consentito intraprendere il viaggio aereo in stato di ebbrezza". In casi simili, il comandante ha il potere di effettuare uno scalo in un aeroporto diverso da quello di destinazione per sbarcare i passeggeri responsabili di tali disordini e consegnarli alle Autorità di Polizia.
I tre cittadini britannici hanno trascorso la notte del 4 ottobre nelle stanze della Polizia di Frontiera a Venezia, rimanendo in Veneto fino a quando non hanno smaltito la loro ebbrezza. Tuttavia, a causa della mancanza di documenti che dimostrassero lo scopo del loro soggiorno in Italia, hanno ricevuto l'adeguata sanzione amministrativa e sono stati reimbarcati su voli diretti nel Regno Unito, raggiungendo infine la loro destinazione finale a Liverpool.