L'apprendistato professionalizzante si profila come un contratto di lavoro unico, progettato per facilitare l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Questo si distingue infatti per l'intensa formazione che fornisce ai giovani lavoratori, con un'età compresa tra 15 e 29 anni, preparandoli a svolgere un ruolo specifico in un'azienda. Andiamo a conoscere più da vicino il contratto di apprendistato professionalizzante, con alcuni dettagli su durata, stipendio e vantaggi.
Nel contratto di apprendistato professionalizzante, l'azienda deve garantire all'apprendista uno stipendio, proporzionale alle sue competenze ed esperienza.
Certamente, il cuore dell'apprendistato è la formazione. Questo permette al giovane lavoratore di acquisire competenze specifiche nel suo campo di lavoro, sia all'interno che all'esterno del luogo di lavoro.
La formazione è avviene in genere attraverso due canali:
La durata del contratto varia generalmente da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 3 anni, ma può estendersi fino a 5 anni per le formazioni artigianali.
L'apprendistato si divide in diverse sottocategorie:
Oltre ai giovani tra i 18 e 29 anni, ci sono alcune eccezioni. Eccole di seguito:
Una componente chiave di questo contratto è la formazione. Il datore di lavoro ha la responsabilità di garantire che l'apprendista riceva una formazione adeguata, spesso con l'aiuto di un tutor.
Inoltre, esistono delle regolamentazioni riguardo al numero di apprendisti che un'azienda può assumere, basate sul numero di dipendenti già presenti.
Infine, le aziende con almeno 50 dipendenti devono assicurarsi che una certa percentuale di apprendisti venga stabilizzata con un contratto a tempo indeterminato al termine del periodo di apprendistato.
La base legale dell'apprendistato risiede nel Decreto Legislativo n. 81 del 15 giugno 2015. Questo decreto, che è il principale criterio normativo a cui fare riferimento, fornisce una struttura chiara su come dovrebbe funzionare l'apprendistato, assicurando che sia un'opportunità equa e fruttuosa sia per l'apprendista che per il datore di lavoro.
Le imprese che scelgono di assumere un apprendista possono godere di molteplici vantaggi fiscali e economici:
La retribuzione dell'apprendista può variare in base al contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) applicato. Generalmente:
Infatti, un apprendista ha diritto a svariate tutele previste dalla legge:
Sia l'azienda sia l'apprendista hanno specifiche condizioni e regole da rispettare nel caso di terminazione del contratto. Ad esempio:
Le aziende che non rispettano le regole dell'apprendistato possono incorrere in sanzioni pecuniarie. Queste variano in base alla gravità della violazione e possono aumentare in caso di recidiva.
La durata minima di questo contratto è fissata a 6 mesi. Tuttavia, può variare in base a diversi fattori:
In caso di assenze prolungate (oltre 30 giorni) dovute a malattie o infortuni, il periodo formativo può essere esteso.
I contratti di apprendistato possono prevedere un periodo di prova. La sua durata è stabilita dal contratto collettivo relativo all'inquadramento professionale dell'apprendista.