I detenuti della Casa di reclusione di Rebibbia, a Roma, hanno denunciato una grave mancanza all’interno dell’istituto penitenziario, caratterizzato da una presenza di medici di molto inferiore a quanto servirebbe.
L’appello è portato avanti in primis dal carcere romano ma potrebbe tranquillamente essere applicato ad ogni istituto penitenziario, per questo è stato rivolto oltre che al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, anche alla Federazione nazionale degli Ordini dei medici.
Ad essere portavoce di questa protesta è il notiziario che è stato ideato da alcuni detenuti interno al carcere, intitolato Non tutti sanno. Il testo definitivo porta poi la firma di Roberto Monteforte, giornalista coordinatore di quella redazione.
I problemi che affliggono il Servizio Sanitario Nazionale sono ben noti a tutti, dalle liste di attesa infinite al numero di medici che sta diminuendo sempre più. Pur con tutte le difficoltà del caso, tuttavia, per coloro che non si trovano in uno stato detentivo resta percorribile la via della sanità privata. Lo stesso non si può ovviamente dire per i detenuti, che possono avvalersi solo e soltanto del servizio pubblico.
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