I prestiti NFT sono quelli in cui i token non fungibili assumono la funzione di collaterale. In pratica vanno a rivestire la veste che nei prestiti crypto viene assunta dai token fungibili, ad esempio Bitcoin o Ether. A rendere concreta tale opzione è proprio la crescita di popolarità e valore degli NFT nel corso degli ultimi anni, tali da aumentarne l'appetibilità anche per gli eventuali prestatori.
Se, infatti, anche i token non fungibili hanno risentito in maniera evidente della flessione del mercato, le collezioni più prestigiose hanno mantenuto spesso gran parte del proprio valore, che può raggiungere decine e a volte centinaia di migliaia di dollari.
Si tratta quindi di una reale garanzia per chi deve prestare, sull'effettiva capacità finanziaria della controparte. Nel caso quest'ultimo non riuscisse a rispettare il piano di rientro concordato, infatti, la proprietà del token non fungibile passerebbe nelle sue mani.
I prestiti NFT hanno un funzionamento analogo per grandi linee a quello che caratterizza i finanziamenti crypto. La procedura per condurli in porto prevede i seguenti passi:
Se nei prestiti tradizionali le finanziarie vanno a valutare la capacità e il merito creditizio dei richiedenti, in quelli NFT ci sono altri parametri che devono essere presi in considerazione da chi emette il finanziamento. Tra di essi, in particolare:
Tra i principali vantaggi prospettati da questo genere di prestiti spicca in particolare la possibilità di ricevere una liquidità che difficilmente sarebbe concessa da una finanziaria tradizionale. Queste aziende, infatti, sono solite accettare garanzie di carattere immobiliare o patrimoniale.
Un secondo vantaggio è quello che si prospetta per gli stessi creatori e per i collezionisti di arte digitale, i quali possono provare a ottimizzare il proprio guadagno nella finanza decentralizzata.
Infine, e non si tratta di un vantaggio di poco conto per chi ha avuto a che fare con il credito tradizionale, la mancanza di controlli in termini di capacità o merito creditizio. A garantire la solvibilità del ricevente è proprio l'NFT, con il suo controvalore. In caso di mancato ripiano del debito, infatti, il creditore ne assume il controllo venendo ripagato della somma prestata.