Cos’è la Leishmaniosi? Si tratta di una malattia infettiva di origine parassitaria causata da organismi infettivi del genere Leishmania.
Questo parassita intracellulare che colpisce l’uomo e altri mammiferi viene trasmesso da agenti che possono interessare sia gli animali domestici sia quelli selvatici ma anche l’uomo.
La trasmissione di questa malattia avviene solitamente attraverso la puntura delle cosiddette sandfly, ovvero le mosche della sabbia, conosciute anche più comunemente come: pappatacio o flebotomo.
Queste minuscole mosche infettate da protozoi Leishmania pungono l’uomo oppure gli animali e danno così inizio al contagio. L’uomo solitamente viene infettato in seguito a contatto con animali infetti.
In alcuni casi però la malattia può essere trasmessa anche da uomo a uomo attraverso la contaminazione da aghi infetti, da madre a figlio durante il parto o, anche se in casi più rari durante un rapporto sessuale non protetto.
I sintomi della Leishmaniosi variano a seconda al quadro generale della patologia che può essere diviso in tre forme: leishmaniosi cutanea, mucocutanea e viscerale.
La Leishmaniosi cutanea o cutanea diffusa si caratterizza proprio perchè colpisce la cute del soggetto interessato. Si presenta con delle papule, ovvero delle lesioni cutanee ben definite che insorgono proprio a causa della puntura della mosca.
Questa particolare forma di malattia si riscontra maggiormente nei paesi dell'Europa meridionale, in Asia, in Africa e in America centro meridionale.
In genere questa tipologia di Leishmaniosi si manifesta dopo settimane o anche mesi dall’evento e si diffonde con la produzione di altre papule vicino a quella iniziale.
La lesione iniziale provocata dalla puntura tende poi, con il tempo ad aumentare di dimensioni fino anche a provocare un ulcera.
Nella maggior parte dei casi comunque non causa dolore, ma può trasformarsi in un' infezione batterica se non trattata correttamente, causando dolore e febbre.
Dopo l'adeguato trattamento sul corpo possono rimanere, anche a distanza di molto tempo delle cicatrici ben visibili.
La Leishmaniosi mucocutanea invece interessa principalmente la muscosa del naso e la cavità orale.
In molti casi il sintomo che più si nota è quello di un' ulcera cutanea che di solito tende a guarire spontaneamente. Successivamente però possono insorgere anche altre ulcere a livello della mucosa nasale, orale o della gola.
A questi si associano solitamente casi di epistassi, naso chiuso e secrezioni nasali. Ciò che rimane nel tempo, a distanza di diversi mesi, sono cicatrici che talvolta si trovano in siti esteticamente esposti e che possono anche causare delle gravi deturpazioni.
L'ultima forma di Leishmaniosi è quella viscerale che interessa milza, fegato, midollo osseo e linfonodi. In questo caso la malattia insorge all'improvviso a distanza anche di settimane o mesi dalla puntura della mosca sandfly.
I paesi maggiormente colpiti sono: India, Africa, Asia Centrale, America centro-meridionale e limitatamente anche la Cina.
Alcuni dei sintomi principali possono essere la febbre, l'astenia, il calo ponderale e i disturbi gastroenterici.
Questo tipo di Leishmaniosi è la più grave e può essere mortale se non trattata. Soggetti già malati di AIDS possono incorrere in manifestazioni mucocutanee associate.
Oltre a vapire cos'è la Leishmaniosi è importante anche capire come prevenirla. Infatti è fondamentale e necessario fare di tutto per evitare le punture di sandfly attraverso l’utilizzo di repellenti adeguati, applicare zanzariere, anche intorno al letto e trattare gli indumenti con insetticidi.
Oltre che indossare un abbigliamento lungo ed evitare tutte le attività all’aperto nelle ore di tramonto e alba, momento in cui questi insetti sono molto più attivi.
Nei casi in cui si contragga il parassita la diagnosi di Leishmaniosi viene effettuata grazie ad un accurato esame obiettivo a cui segue la raccolta anamnestica associata ad esami del sangue e prelievo di campioni di tessuto infetto che ricercano materiale genetico del parassita.
Per debellare questo parassita ci si basa su una terapia medica e successivamente, se necessario, una chirurgia ricostruttiva in caso di gravi lesioni.