A dirlo intero il titolo dovrebbe essere come cucinare il broccolo fiolaro di Creazzo, perché questa è la dicitura esatta di questa pianta conosciuta in Veneto fin dall’antichità e che è recentemente stata inserita nell’elenco dei prodotti tipici regionali.
Come dicevamo la pianta è ben conosciuta da tempi immemorabili: addirittura citata da uno scrittore latino, ne parlò anche Goethe dopo averla vista primeggiare sulle bancarelle dei mercati locali quando il sommo poeta germanico vagabondava per il Veneto alla fine del Settecento.
Come cucinare il broccolo fiolaro se non attingendo dalle decine di ricette della tradizione? Ricette che, come questa pianta, stavano per essere dimenticate a causa della dura legge del mercato che ha imposto prodotti di importazione. Quanto più buoni è tutto da dimostrare. Fatto sta che i vicentini, primi custodi di questa tradizione, hanno recentemente ripreso a coltivare e consumarlo, dandoci così modo di restituirgli il giusto posto nelle nostre cucine.
Il broccolo fiolaro è un ortaggio che porta con sè tutti i benefici delle crucifere. Un prodotto tipico veneto che si coltiva sulle colline del paese di Creazzo. Un broccolo, molto diverso da quelli che conosciamo, che in questa ricetta vi proponiamo in padella. Un prodotto tipico italiano tutto da scoprire!
Andiamo dunque alla scoperta della prima ricetta che ci spiega come cucinare il broccolo fiolaro.
A Creazzo, provincia di Vicenza, come cucinare il broccolo fiolaro? Ovviamente attingendo alla tradizione. Tra novembre e febbraio si entra negli orti per raccogliere le piante (meglio farlo dopo le prime gelate, i broccoli saranno più saporiti) per poi prepararli come antipasti, trasformarli in farcia di una torta salata oppure come contorno a secondi piatti di carne.
Scopriamo la preparazione di base che è quella in padella. Ecco gli ingredienti:
Scontato dire che per prima cosa l'ortaggio va mondato: bisogna staccare le foglie dal torsolo e poi si taglia il tutto partendo dalla parte più bassa dei gambi per salire verso la cima. Una volta fatto, bisogna mettere il broccolo fiolaro in acqua per lavarlo con cura.
Scolatelo e lasciatelo asciugare mentre fate scaldare un giro d’olio in padella assieme a uno spicchio d’aglio. C’è chi oltre all’aglio ci mette anche della cipolla a soffriggere, ma è una questione di gusti personali. Comunque quanto l’olio è ben caldo e l’aglio l’avrà insaporito, potete togliere lo spicchio e aggiungere il broccolo fiolaro nella padella. Coprite e lasciate cuocere a fuoco dolce per 20-30 minuti finché anche i gambi saranno belli teneri. Se serve aggiungete un po’ d’acqua (o brodo) calda durante la cottura.
La cucina è il regno della fantasia. Se da una parte ci chiediamo come cucinare il broccolo fiolaro, dall’altra perché non lo trasformiamo semplicemente per ottenerne uno squisito pesto? Se vi piace quello tradizionale adorerete anche questa versione. Ecco gli ingredienti:
Eliminate le foglie più esterne e grandi del broccolo, tagliate le cimette interne e lasciatele in ammollo. Dalle foglie grandi togliete la parte centrale del fusto. Mettete quindi tutto in acqua bollente salata e sbollentate per 5 minuti. Passato questo tempo, usando una schiumarola, togliete dall’acqua bollente il broccolo e mettetelo in una ciotola con acqua gelata.
Quindi scolate, strizzate, versate nel bicchiere di un mixer e, aggiungendo olio a filo, frullate fino a ottenere una crema. Potete mettere il broccolo frullato in vasetti sterilizzati coprendo con olio EVO: in questo modo si conserva per una settimana. Altrimenti lo potete congelare già porzionato.
Se vi piacciono le zuppe di verdure, come ad esempio quella di cavolo nero, vi innamorerete di questa ricetta. Per prepararla vi servono:
Mentre mondate il broccolo, preparate un soffritto con la cipolla. Aggiungete timo e alloro interi, quindi il broccolo. Lasciate insaporire per 15 minuti. Aggiungete la pasta di acciughe, mescolate per 5 minuti e poi versate il brodo. Frullate il tutto e lasciate cuocere per altri 5-10 minuti. Poi impiattate aggiungendo nel piatto una fetta di pane abbrustolito.