A partire dal 1° gennaio 2024, i lavoratori del settore dello spettacolo avranno accesso a un nuovo tipo di sostegno: l'indennità di discontinuità. Questa misura è stata introdotta per affrontare la natura intermittente del lavoro nel settore e offrire una maggiore sicurezza economica ai professionisti coinvolti, oltre che per offrire una rete di protezione ai professionisti dello spettacolo durante i periodi di non attività, inclusi momenti dedicati alla formazione e allo studio.
Il Decreto Legislativo 175/2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 282 del 2 dicembre 2023, stabilisce il "riordino e revisione degli ammortizzatori e delle indennità e per l'introduzione di un’indennità di discontinuità" per i lavoratori dello spettacolo. Questa normativa riconosce la specificità del lavoro nel settore dello spettacolo, caratterizzato da un intrinseco carattere di discontinuità.
Il decreto è stato preparato dai Ministri della Cultura Gennaro Sangiuliano e del Lavoro Marina Elvira Calderone come risposta alle esigenze di un settore caratterizzato da alta frammentarietà e discontinuità di reddito e contributi, con l'obiettivo di fornire un supporto concreto ai lavoratori meno visibili del settore, spesso trascurati nonostante il loro ruolo cruciale.
L'indennità di discontinuità è stata infatti istituita per compensare i periodi di inattività tipici del settore dello spettacolo. Per beneficiarne, i lavoratori devono presentare una domanda all'Inps entro il 30 marzo di ogni anno. La prestazione corrisponde al 60% del reddito medio annuo dell'anno precedente, basato sulle retribuzioni imponibili.
I beneficiari sono inoltre tenuti a partecipare a percorsi di formazione continua per mantenere o sviluppare competenze professionali nel settore.
I lavoratori interessati devono soddisfare diversi requisiti per accedere all'indennità, tra cui la cittadinanza UE o il permesso di soggiorno regolare in Italia, la residenza in Italia da almeno un anno, un reddito Irpef non superiore a 25.000 €, e almeno 60 giornate di contribuzione accreditate al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo nell'anno precedente, fino a un massimo di 312 giornate annuali.
Pertanto, riepilogando, i requisiti sono i seguenti:
Circa 21.000 lavoratori del settore spettacolo rientrano tra i potenziali beneficiari di questo sostegno. Il range di professionisti interessati è vasto, comprendendo:
Questi professionisti possono operare direttamente nella produzione e realizzazione di spettacoli o in ruoli meno diretti, come tecnici, artisti, operatori di sale cinematografiche, impiegati amministrativi, e altre figure professionali collegate al mondo dello spettacolo.
L'indennità verrà calcolata sulla base delle giornate di contribuzione accreditate nell'anno precedente, escludendo quelle coperte da altre forme di contribuzione o indennità. La misura giornaliera dell’indennità sarà basata sulla media delle retribuzioni imponibili, e sarà corrisposta in un'unica soluzione dall'Inps, previa domanda telematica.
Per sostenere questa nuova misura, è previsto un contributo del datore di lavoro o committente pari all'1% dell'imponibile contributivo, e un contributo di solidarietà dei lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo dello 0,50% della retribuzione. Questi contributi confluiranno presso la Gestione prestazioni temporanee ai lavoratori dipendenti.
Dal 1° gennaio 2024, l'indennità ALAS per i lavoratori autonomi dello spettacolo cesserà, lasciando spazio al nuovo regime di indennità di discontinuità. Per i lavoratori che hanno maturato i requisiti nel 2022, è previsto un regime transitorio, con la possibilità di presentare domanda entro il 15 dicembre 2023.