Avere subito a portata di mano tutti i documenti necessari per vendere casa significa accelerare notevolmente i tempi.
Quale documentazione avere? Si tratta di una serie di documenti sul proprietario di casa e certificazioni sull’immobile, necessari già sin dal momento delle trattative.
Dalla planimetria all’APE, nel testo faremo un elenco completo di tutta la documentazione necessaria nel processo di compravendita immobiliare.
Nel momento in cui si decidere di mettere in vendita un immobile, è necessario premunirsi per tempo e tenere a portata di mano una serie di documenti.
La documentazione è relativa ad una serie di attestati e certificazioni che dichiarano alcune informazioni relative alla casa in vendita e al proprietario.
Quali documenti servono per vendere casa?
Una delle fasi principali della compravendita immobiliare è la firma dell’atto di acquisto di fronte ad un notaio: il rogito notarile.
Il notaio deve eseguire i controlli formali sulla documentazione prodotta e sulla presenza di:
Una volta terminati i controlli e verificata la documentazione, si firma il rogito e si procede ad effettuare i seguenti adempimenti:
Quanto tempo ci vuole per fare un rogito? In linea generale, per un trasferimento immobile sono necessari 10 o 15 giorni. Si tratta di una tempistica indicativa e variabile in base alla natura dell’atto e anche alla sua complessità. L'istruttoria varia a seconda del settore di riferimento che, per esempio, può essere immobiliare, societario, patrimoniale o di successione.
Infine, il venditore deve anche provvedere a comunicare al Comune di ubicazione la vendita dell’immobile. Si tratta di una comunicazione molto semplice che può essere fatta personalmente, presentandosi presso lo sportello dell’Ufficio Tributi o, in alternativa, via e-mail.
Un aspetto molto importante riguarda i costi da sostenere. Ebbene sì, anche chi vende casa ha alcune spese da affrontare sia per quanto riguarda le imposte che l’eventuale tassazione sulla plusvalenza.
Se la casa viene venduta entro i cinque anni dall’acquisto, allora si è soggetti al pagamento di una tassazione sulla plusvalenza. Il pagamento può avvenire mediante:
Ci sono, come anticipato, le imposte da pagare, ovvero tutte le spese legate alla registrazione degli atti e l’onorario del notaio.
Solitamente, le spese notarili sono a carico dell’acquirente, ma può essere anche accordato diversamente.
Le imposte sono le seguenti:
Sullo stesso argomento, può interessarti: Come funziona il contratto preliminare di compravendita immobiliare