Se vi diciamo ragù, pesto e panna che cosa vi viene in mente? Sicuramente non che questi tre ingredienti, sapientemente abbinati, possono dare vita ad un sugo strepitoso. Non ci credete? Allora è il caso di provare la pasta alla Montecarlo, un piatto sicuramente non leggerissimo, ma gustoso e di grande soddisfazione, anche se a primo acchito l'abbinamento di ingredienti e preparazioni può non convincere.
In realtà ragù, pesto e panna si sposano alla perfezione. Il ragù di macinato misto è quello tipico della tradizione emiliana; l'aggiunta della panna da cucina gli conferisce cremosità e dolcezza, togliendogli quella punta di acidità che spesso lo caratterizza a causa del pomodoro. L'aggiunta di una piccola dose di pesto, infine, svolge la stessa funzione dell'aggiunta di basilico e Parmigiano a fine cottura, che caratterizza quasi tutti i piatti di pasta all’italiana. Grazie all'olio in esso contenuto, infatti, il pesto aggiunge così sapore al piatto, manteca la pasta e lega il sugo senza bisogno della classica aggiunta dell’acqua di cottura.
Scopriamo dunque da dove viene la pasta alla Montecarlo e come si prepara.
Le origini della pasta alla Montecarlo sono incerte e portano a pensare che si tratti di un’invenzione piuttosto recente. Sicuramente la sua origine è ligure: questo per la presenza del pesto alla genovese e perché quasi sempre il sugo alla Montecarlo serve a condire le trofie. Tuttavia il nome di questo piatto fa pensare che sia nato nel principato di Monaco, territorio in cui la cucina italiana e quella francese si mescolano: in questo piatto il meltin' pot è testimoniato dall'aggiunta della panna.
Per preparare la pasta alla Montecarlo sono necessarie diverse preparazioni (ragù e pesto) ognuna caratterizzata da ingredienti specifici. Vediamo quali sono.
Per il ragù:
Per il pesto alla genovese:
Per preparare la pasta alla Montecarlo iniziate dal ragù. Realizzate un trito fine di carota e cipolla e fatelo soffriggere in pentola con un filo d’olio. Aggiungete anche i due tipi di care macinata, fateli rosolare per alcuni minuti a fiamma vivace e, quando vedete che il liquido della carne inizia a sfumare, versate il vino bianco. Fate quindi cuocere a fiamma vivace per altri cinque minuti per fare evaporare il vino. A questo punto abbassate la fiamma, versate la passata di pomodoro, regolate di sale e di pepe e mettete un coperchio. Abbassate la fiamma e lasciate cuocere per due ore, mescolando di tanto in tanto. Ricordatevi di tenere la fiamma al minimo: in caso contrario rischiate di bruciare il fondo e di non ottenere la consistenza desiderata.
Intanto che il ragù cuoce, dedicatevi alla preparazione del pesto: se avete il mortaio utilizzate quello, altrimenti procedete utilizzando un frullatore come spiegato qui di seguito. Mettete quindi nel mixer il basilico, il Pecorino grattugiato, i pinoli, mezzo spicchio d’aglio privato del cuore, un pizzico di sale e due cucchiai d’olio. Frullate gli ingredienti azionando il mixer a intermittenza e versando dell'olio a filo fino ad ottenere una consistenza rustica e cremosa.
A questo punto il ragù sarà cotto; trasferitelo quindi in un'altra padella e versate la panna. Fate cuocere per qualche minuto, dopodiché unite anche il pesto. Cuocete la pasta in abbondante acqua bollente salata, scolatela al dente e poi saltatela direttamente nella padella con il condimento: buon appetito!