06 Jun, 2024 - 09:37

Come detrarre le spese funebri nella dichiarazione dei redditi 2024

Come detrarre le spese funebri nella dichiarazione dei redditi 2024

Nel Modello 730 o nel Modello Redditi PF è possibile includere le spese funebri sostenute nel corso del 2023. Le spese relative al funerale di una persona cara consentono di accedere a una detrazione IRPEF del 19%, entro un limite massimo stabilito dalla legge. Andiamo a riepilogare come detrarre le spese funebri nella dichiarazione dei redditi 2024.

Come detrarre le spese funebri nella dichiarazione dei redditi 2024: requisiti e importi

Secondo le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate, è possibile detrarre il 19% delle spese funebri, fino a un massimo di 1.550 euro per ciascun funerale. Questa cifra si applica a ogni decesso per il quale sono state sostenute delle spese, che devono essere pagate con mezzi tracciabili come bonifici bancari o carte di credito. Anche se più persone partecipano alle spese funebri, il limite massimo di 1.550 euro rimane invariato e deve essere suddiviso tra i vari soggetti coinvolti.

Modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2016

Una novità significativa introdotta dalla Legge di Stabilità 2016 è l'eliminazione del requisito di parentela. Ciò significa che chiunque abbia sostenuto le spese funebri può beneficiare della detrazione, indipendentemente dal legame con il defunto. Prima del 2016, solo i parenti stretti potevano accedere a questa agevolazione. Ora, l'unico requisito è aver effettivamente sostenuto le spese necessarie per il funerale.

Tipologie di spese funebri detraibili

Le spese funebri detraibili comprendono i costi per le onoranze funebri, il trasporto della salma e la sepoltura. Non sono detraibili le spese anticipate per future onoranze, come l'acquisto di un loculo prima del decesso. È importante che le spese siano strettamente correlate all'evento funebre e siano sostenute nel periodo d'imposta 2023.

Detrazione spese funebri sostenute all’estero: come funziona

Inoltre, anche le spese funebri sostenute all'estero sono detraibili, purché i documenti siano tradotti in italiano.

È importante che queste spese rispondano ai criteri di attualità e siano direttamente legate all'evento funebre. Anche in questo caso, è necessario conservare la documentazione attestante le spese e i pagamenti effettuati con mezzi tracciabili.

Come compilare il Modello 730/2024 per le spese funebri

Per includere le spese funebri nel Modello 730/2024, il contribuente deve indicare l'importo nel campo "Quota sostenuta" e l'importo totale delle spese nel campo "Importo complessivo". Ad esempio, se il funerale è costato complessivamente 2.500 euro e il contribuente ha sostenuto 1.500 euro, dovrà inserire 1.500 euro nella "Quota sostenuta" e 2.500 euro nell'"Importo complessivo". L'Agenzia delle Entrate calcola automaticamente la detrazione spettante. È possibile inserire le spese per più decessi, compilando un rigo per ogni evento.

Documentazione necessaria per la detrazione

Per ottenere la detrazione, è essenziale conservare tutte le ricevute fiscali e le fatture emesse dall'impresa di pompe funebri, dal fioraio e dai servizi comunali. È inoltre necessario conservare le attestazioni di pagamento tracciabile. Se i documenti sono redatti in una lingua diversa dall'italiano, devono essere tradotti. La traduzione può essere effettuata dal contribuente se i documenti sono in inglese, francese, tedesco o spagnolo.

Detrazioni per redditi Fino a 120.000 Euro

La detrazione compete nel limite massimo di spesa di 1.550 euro per ciascun decesso. Anche se il contribuente ha sostenuto costi maggiori, l'importo massimo detraibile è di 294,50 euro per ogni evento funebre. Infatti, se il contribuente ha sostenuto spese funebri per più decessi, può ottenere la detrazione per ciascun evento, compilando un rigo separato per ogni decesso. La detrazione massima per ciascun decesso rimane 294,50 euro, calcolata sul 19% di 1.550 euro.

A partire dal periodo d'imposta 2020, l'agevolazione è riservata ai titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro. Superato questo limite, la detrazione decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo di 240.000 euro. Quando si calcola il reddito complessivo, è necessario includere anche i redditi soggetti a cedolare secca.

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Daniele Sforza
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