16 Dec, 2024 - 20:06

Ecco perché il Governo vuole aumentare gli stipendi dei ministri

Ecco perché il Governo vuole aumentare gli stipendi dei ministri

L'ipotesi dell'aumento dello stipendio dei ministri non parlamentari è diventata uno dei nodi da sciogliere della Manovra 2025 del Governo Meloni. Da giorni maggioranza e opposizione si 'accapigliano' sul controverso emendamento alla Legge di Bilancio presentato notte tempo dalla maggioranza.

Un assist a porta vuota all'opposizione che, da venerdì notte, punta il dito contro Giorgia Meloni e il suo esecutivo accusandolo di tutelare i propri privilegi e di dimenticare i lavoratori, le famiglie e i pensionati in difficoltà economica.

La maggioranza, però, dopo qualche imbarazzo iniziale ha serrato i ranghi e ha optato per una posizione unica mentre spunta anche una proposta di tagliare lo stipendio dei deputati.

L'aumento degli stipendi spiegato dal centrodestra

La tesi sostenuta dal centrodestra per spiegare la proposta di aumentare l'indennità dei ministri non parlamentari è molto semplice: senza un trattamento economico adeguato nessuno vorrebbe più fare il ministro.

Una sintesi estrema di un pensiero che però va spiegato meglio. La questione nasce dal fatto che i ministri non eletti in Parlamento attualmente percepiscono un'indennità inferiore a quella dei ministri parlamentari, ovvero, i ministri che sono anche stati eletti alla Camera o al Senato.

L'emendamento alla Legge di Bilancio presentata dalla maggioranza vuole equiparare i trattamenti economici (diarie e rimborsi spesa compresi) garantendo ai primi lo stesso stipendio e gli stessi benefit dei secondi. I ministri interessati dall'aumento sarebbero otto e, come sottolineato da diversi esponenti della maggioranza di Governo, hanno lasciato impieghi molto meglio retribuiti per fare i ministri.

Il punto è proprio questo: se non si garantisce un adeguato trattamento economico ai ministri non eletti, c'è il rischio che tanti professionisti non accettino il compito e a perdere sarebbe il Paese.

virgolette
Se si vuole salvare il principio che ci sia la possibilità a fare il ministro qualcuno che non è un politico, ma un tecnico e che magari viene da un'attività privata allora lo si debba mettere nelle condizioni di avere lo stesso stipendio dei ministri che invece fanno politica. È un tema che ci dobbiamo porre.

Ha spiegato il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli.

La proposta di Gasparri: "Tagliamo stipendi deputati"

Il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, tra una frecciatina e l'altra alla segretaria del Pd Elly Schlein, propone in maniera provocatoria che i deputati si abbassino lo stipendio per equipararlo a quello dei ministri non eletti.

virgolette
Io conosco ministri che per la loro attività guadagnavano di più e con il trattamento economico hanno avuto una sensibile riduzione.

Ha spiegato Gasparri che, poi, fa la sua proposta alternativa e punzecchia la segretaria Pd:

virgolette
Io propongo di equiparare il trattamento economico dei parlamentari a quello dei ministri che non sono parlamentari, voglio vedere se questa proposta avrà successo. Vediamo un po' Schlein l'armicromista come lo paga.

La proposta, però, che sembra aver riscosso l'approvazione del Movimento 5 Stelle poiché la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S a palazzo Madama afferma:

virgolette
Per la prima volta noi saremo d'accordo con Gasparri, voteremo la sua proposta e gli daremo l'occasione storica di avere fatto finalmente, dopo 32 anni da mantenuto della politica, qualcosa di buono per i cittadini.https://www.youtube.com/watch?v=ffYUYX8ZDXE&feature=youtu.be

Donno (M5S): Diamo il salario minimo ai ministri

La proposta a favore della casta avrebbe suscitato clamore in qualsiasi condizione, ma naturalmente il suo inserimento in una Manovra di Bilancio dichiaratamente povera di risorse, in cui austerity e tagli sono state le parole chiave, ha attirato ancor più l'attenzione e suscitato l'indignazione dell'opinione pubblica.

Critico il Pd e il deputato Toni Ricciardi che ai microfoni di Tag24.it ha sottolineato:

virgolette
Fa specie che con la moria di risorse si riesca a trovare i soldi per i ministri e non si riesca a trovare i soldi per le pensioni o per la sanità. Fa specie che poi si debbano fare queste cose con il favore delle tenebre.

Il Movimento 5 Stelle, invece, propone ironicamente di istituire un salario minimo per i ministri.

virgolette
Hanno detto no a 4 milioni di italiani per il salario minimo, ma hanno detto sì a 7200 euro in più al mese per loro. Allora abbiamo proposto di dare il salario minimo ai ministri e ai sottosegretari del Governo Meloni. Magari ci sorprendono e accettano.

ribatte il deputato pentastellato Leonardo Donno.

Le polemiche: ecco chi ha rinunciato all'aumento

Le polemiche che in questi giorni stanno travolgendo gli otto ministri interessati dalla proposta hanno già portato alle prime rinunce. Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara ha dichiarato che non intende usufruire degli aumenti rispondendo ai deputati M5s in Commissione Cultura.

virgolette
Gli esponenti M5s in commissione Cultura della Camera dimostrano di non avere il senso della vergogna. Ho già annunciato pubblicamente che non intendo percepire i bonus a cui peraltro loro invece hanno diritto. Le loro dichiarazioni fanno sorgere il sospetto che più che scarsa informazione o banale demagogia vi sia malafede.

Nelle scorse ore il Ministro della Difesa Guido Crosetto, pur difendendo la proposta dei relatori ha preferito tirarsi fuori dalle polemiche proponendo che l'aumento valga solo per i ministri dei futuri governi

Segna la distanza con il 'governo di influencer' Matteo Renzi che in un post su X rivendica di aver detto no all'aumento del suo stipendio quando era premier.

virgolette
Dieci anni fa ero premier non parlamentare. E guadagnavo meno degli altri ministri. In molti mi chiesero di fare una norma per aumentare lo stipendio. Dissi di no Avete voluto il governo degli influencer? Ma la cosa più grave è che questa maggioranza agisce di nascosto, con emendamenti last minute. Questo è il vero scandalo. Si prendono i soldi ma non hanno neppure il coraggio di metterci la faccia.

Il caso degli aumenti degli stipendi dei ministri in sintesi:

  • Aumento stipendio ministri non parlamentari: La proposta di aumento degli stipendi per i ministri non eletti ha scatenato polemiche politiche. Attualmente, questi ministri percepiscono meno rispetto ai colleghi parlamentari, e l’emendamento mira a equiparare i loro stipendi e benefici.
  • Giustificazione della maggioranza: La maggioranza difende l’emendamento sostenendo che un trattamento economico adeguato è necessario per attrarre professionisti non politici a ricoprire ruoli ministeriali. Senza un compenso adeguato, i tecnici provenienti dal settore privato potrebbero non essere disposti ad accettare incarichi governativi.
  • Proposta di Gasparri: Il senatore Maurizio Gasparri (Forza Italia) propone di abbassare lo stipendio dei deputati per equipararlo a quello dei ministri non parlamentari. La sua proposta ha trovato il supporto del Movimento 5 Stelle
  • Critiche e proposte alternative: Il Partito Democratico e altre opposizioni criticano duramente l’aumento, considerando inopportuno un incremento stipendiale in un contesto di austerità. Il M5S ha ironicamente proposto di introdurre un "salario minimo" per i ministri, mettendo in evidenza le contraddizioni tra le richieste salariali per i politici e le difficoltà economiche degli italiani.
  • Rinunce e polemiche interne: Alcuni ministri, come Giuseppe Valditara (Istruzione), hanno rifiutato l’aumento, mentre altri, come Guido Crosetto (Difesa), pur difendendo la proposta, hanno suggerito che l'aumento dovrebbe essere applicato solo ai ministri di futuri governi. L'iniziativa ha suscitato anche accuse di mancanza di trasparenza, con emendamenti inseriti all'ultimo momento senza un ampio dibattito pubblico.
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Maria Rita Esposito
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