L'ipotesi dell'aumento dello stipendio dei ministri non parlamentari è diventata uno dei nodi da sciogliere della Manovra 2025 del Governo Meloni. Da giorni maggioranza e opposizione si 'accapigliano' sul controverso emendamento alla Legge di Bilancio presentato notte tempo dalla maggioranza.
Un assist a porta vuota all'opposizione che, da venerdì notte, punta il dito contro Giorgia Meloni e il suo esecutivo accusandolo di tutelare i propri privilegi e di dimenticare i lavoratori, le famiglie e i pensionati in difficoltà economica.
La maggioranza, però, dopo qualche imbarazzo iniziale ha serrato i ranghi e ha optato per una posizione unica mentre spunta anche una proposta di tagliare lo stipendio dei deputati.
La tesi sostenuta dal centrodestra per spiegare la proposta di aumentare l'indennità dei ministri non parlamentari è molto semplice: senza un trattamento economico adeguato nessuno vorrebbe più fare il ministro.
Una sintesi estrema di un pensiero che però va spiegato meglio. La questione nasce dal fatto che i ministri non eletti in Parlamento attualmente percepiscono un'indennità inferiore a quella dei ministri parlamentari, ovvero, i ministri che sono anche stati eletti alla Camera o al Senato.
L'emendamento alla Legge di Bilancio presentata dalla maggioranza vuole equiparare i trattamenti economici (diarie e rimborsi spesa compresi) garantendo ai primi lo stesso stipendio e gli stessi benefit dei secondi. I ministri interessati dall'aumento sarebbero otto e, come sottolineato da diversi esponenti della maggioranza di Governo, hanno lasciato impieghi molto meglio retribuiti per fare i ministri.
Il punto è proprio questo: se non si garantisce un adeguato trattamento economico ai ministri non eletti, c'è il rischio che tanti professionisti non accettino il compito e a perdere sarebbe il Paese.
Ha spiegato il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli.
Il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, tra una frecciatina e l'altra alla segretaria del Pd Elly Schlein, propone in maniera provocatoria che i deputati si abbassino lo stipendio per equipararlo a quello dei ministri non eletti.
Ha spiegato Gasparri che, poi, fa la sua proposta alternativa e punzecchia la segretaria Pd:
La proposta, però, che sembra aver riscosso l'approvazione del Movimento 5 Stelle poiché la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S a palazzo Madama afferma:
La proposta a favore della casta avrebbe suscitato clamore in qualsiasi condizione, ma naturalmente il suo inserimento in una Manovra di Bilancio dichiaratamente povera di risorse, in cui austerity e tagli sono state le parole chiave, ha attirato ancor più l'attenzione e suscitato l'indignazione dell'opinione pubblica.
Critico il Pd e il deputato Toni Ricciardi che ai microfoni di Tag24.it ha sottolineato:
Il Movimento 5 Stelle, invece, propone ironicamente di istituire un salario minimo per i ministri.
ribatte il deputato pentastellato Leonardo Donno.
Le polemiche che in questi giorni stanno travolgendo gli otto ministri interessati dalla proposta hanno già portato alle prime rinunce. Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara ha dichiarato che non intende usufruire degli aumenti rispondendo ai deputati M5s in Commissione Cultura.
Nelle scorse ore il Ministro della Difesa Guido Crosetto, pur difendendo la proposta dei relatori ha preferito tirarsi fuori dalle polemiche proponendo che l'aumento valga solo per i ministri dei futuri governi
I relatori della legge finanziaria hanno pensato che fosse giusto e ragionevole che i Ministri, quelli che non sono parlamentari, dovessero avere lo stesso trattamento di deputati e senatori.
— Guido Crosetto (@GuidoCrosetto) December 14, 2024
Io penso che sia giusto.
Credo che sia altrettanto giusto e doveroso rassicurare tutti…
Segna la distanza con il 'governo di influencer' Matteo Renzi che in un post su X rivendica di aver detto no all'aumento del suo stipendio quando era premier.
Dieci anni fa ero premier non parlamentare. E guadagnavo meno degli altri ministri. In molti mi chiesero di fare una norma per aumentare lo stipendio. Dissi di NO, perché se è vero che è populismo criticare gli stipendi della politica è anche vero che alzare gli stipendi dei…
— Matteo Renzi (@matteorenzi) December 16, 2024