Si poteva definire una spirale negativa quella in cui era incappata la Lazio di Marco Baroni da più di qualche giornata. Prima di Verona, l'ultima vittoria dei biancocelesti era arrivata in trasferta, a Lecce, esattamente un mese fa. Poi un pareggio in casa contro l'Atalanta, il derby da dimenticare contro la Roma e un altro 1-1 interno contro il Como.
Insomma, si pensava che il derby potesse rievocare i fantasmi di quel 6-0 all'Olimpico contro l'Inter, ma fortunatamente la squadra ha saputo reagire, conquistando una vittoria netta su cui c'è poco da polemizzare. Anche se, dall'altra parte, c’era un Verona abbastanza remissivo, che ha bisogno di rinforzi in questa finestra di calciomercato.
Negli obiettivi stagionali degli aquilotti non c'era certamente lo scudetto: ma la Lazio ha lanciato un progetto ben strutturato, ingaggiando un allenatore "emergente" come Marco Baroni, che però ha già fatto vedere negli ultimi due anni di che pasta è fatto. Certo, la squadra dimostra ancora delle lacune, ma è messa bene in campo e produce un gioco fluido, piacevole da guardare.
La Lazio segna e si difende bene: tanto basta per ambire alla zona Champions, che ormai è l'obiettivo fisso per i capitolini. Quanto alla partita giocata ieri, la Lazio la sblocca subito, dopo appena due minuti: Zaccagni batte un bel calcio d'angolo, Samuel Gigot si fa trovare pronto e imbuca la palla di testa.
Al 21° un rinnovato Boulaye Dia sfrutta un assist in profondità di Guendouzi e scocca un tiro di sinistro in area di rigore; un colpo da biliardo che non lascia scampo al portiere. Bisogna attendere poi il recupero per chiudere i conti: al 58° Mattia Zaccagni mette la parola fine e approfitta di un errore difensivo di Tchatchoua.
Un dominio totale da parte degli uomini di Baroni, che hanno fatto una prestazione solida sia in difesa sia in attacco, incarnando il credo del tecnico. A centrocampo ormai regnano incontrastati Guendouzi e Rovella, capaci di gestire i ritmi e controllare efficacemente il gioco con grande maturità.
La Juventus ha finalmente ritrovato la vittoria contro il Milan di Conceição, uscendo dal convulso periodo della "pareggite", ma questo non è bastato per rimanere aggrappati al quarto posto. La Lazio viene premiata per un ottimo avvio di stagione, che le ha fatto guadagnare abbastanza punti da potersi permettere qualche errore.
Lì davanti, ormai, i primi tre posti sono un discorso a parte, con il Napoli sempre più in fuga, Inter e Atalanta a inseguire e un quarto posto conteso tra gli aquilotti e la Vecchia Signora, a soli due punti di distanza. Ora la Lazio deve blindare il posto con una buona continuità: Baroni ha chiesto una prova di maturità ai suoi per portare quanto prima a casa l'obiettivo e costruire delle buone basi per il prossimo anno.
I capitolini si preparano a una settimana molto intensa: già mercoledì per i biancocelesti riprende l'appuntamento con l'Europa. All'Olimpico arriva la Real Sociedad, che non è di certo un buon cliente. La Lazio sembra avere un leggero vantaggio nei pronostici, ma gli spagnoli hanno spesso dimostrato solidità difensiva, concedendo pochissimi gol agli avversari.
Questa potrebbe essere la vera prova di maturità chiesta da Baroni, per dare non solo continuità di risultati, ma anche morale ai ragazzi, per affrontare al meglio quello che, invece, sarà il prossimo impegno in campionato.
Ancora in casa, la Lazio affronterà la Fiorentina di Palladino, in crisi nera, fischiata al Franchi per l'ennesimo pareggio contro il Torino. L'ennesima occasione per i biancocelesti di confermare l'ottimo momento di forma.