Dopo l'esito della Supercoppa Italiana l'Inter ha accusato il colpo: dall'inizio dell'era Inzaghi i nerazzurri hanno costruito una squadra forte, divenuta in poco tempo una delle migliori al mondo per spregiudicatezza, stile di gioco e tasso tecnico altissimo.
Da almeno un paio d'anni abbiamo assistito a una squadra che ha creduto in un progetto, sempre con lo stesso allenatore, e con un organico rimasto quasi sempre invariato, eccetto qualche innesto inserito per dare un tocco di qualità in più alla rosa e alla panchina.
Invece, dopo la debacle contro il Milan, la formazione meneghina sembrava aver perso smalto: dapprima contro il Venezia gli uomini di Inzaghi hanno mostrato molte fragilità a livello mentale, rischiando anche di prendere il gol nel finale di gara; poi anche il pareggio contro il Bologna ha fatto storcere il naso ai tifosi e all'ambiente.
E invece la formazione nerazzurra ha lentamente archiviato la delusione di Riad ed è ripartita dai risultati:
Questa sera alle 21 l'Inter si prepara ad affrontare questa penultima giornata europea: la formazione meneghina scende in campo allo Stadion Letná di Praga, contro una formazione che attualmente ricopre il 31° posto con soli 3 punti conquistati.
Per i padroni di casa Vindahl in porta; probabile difesa a tre con Vitik, Sorensen e Panak. A centrocampo Wiesner, Laci, Kairinen e Rynes. Davanti, invece, i soliti Haraslin, Birmancevic e Olatunji.
Gli ospiti invece preparano l'assalto con i titolarissimi:
L'insostituibile Sommer in porta; Pavard, De Vrij e Bastoni a protezione della porta; centrocampo con Dumfries, Barella, Asllani, Mkhitaryan e Dimarco. A chiudere la coppia d'attacco Lautaro, Thuram.
Quest'anno la più grande competizione europea presenta numerose difficoltà, e molte delle squadre più blasonate, tra cui Real Madrid e Manchester City, stanno facendo fatica a qualificarsi direttamente agli ottavi. Anche il funzionamento della coppa è cambiato, e ci sono sfide diverse a cui far fronte:
Nella maxi classifica che sostituisce i gironi, solo le prime otto classificate accedono agli ottavi direttamente, mentre le squadre fino alla 24esima vanno ai playoff per guadagnarsi un posto alla prima fase a eliminazione diretta contro le teste di serie. Dalla nona alla sedicesima vanno ai playoff come teste di serie, mentre dalla 17esima alla 24esima non lo saranno.
L'Inter al momento si trova tra le prime otto, come gli altri cugini nerazzurri, l'Atalanta di Gasp. La formazione di Milano, però, vuole chiudere definitivamente la pratica qualificazione diretta per potersi concentrare sul campionato.
Quello che allarma i nerazzurri, infatti, è la classifica europea troppo corta, in cui sarà anche un solo punto in più a fare la differenza. L'Inter è settima con 13 punti conquistati, ma ha lo stesso punteggio di Aston Villa, Brest, Monaco e Lille, che per differenza reti e scontri diretti sono scivolate in fase playoff.
Senza contare che altre quattro squadre hanno solo un punto in meno dei nerazzurri, e non sono club qualunque: parliamo di Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Juventus e Milan, che sono ancora in agguato per poter conquistare un posto tra le prime otto.
L'Inter vuole una tregua dalle competizioni europee, perché in ballo c'è un altro importante obiettivo: il campionato. Il Napoli di Conte, infatti, vuole fare sul serio, avendo anche il "vantaggio" di non disputare coppe europee per questa stagione. Ma l'Inter non ha alcuna intenzione di demordere, e infatti è a soli tre punti dai partenopei.
Vincere questa sera vorrebbe dire preparare al meglio la prossima sfida che attende i nerazzurri, ovvero la difficile trasferta a Lecce, che implicherà molto sacrificio, soprattutto perché i padroni di casa hanno bisogno di punti.