Il numero uno al mondo Jannik Sinner è inarrestabile: la pressione psicologica a cui è sottoposto in questo periodo è enorme. Sono tanti i fattori che potrebbero impensierire il tennista, che però rimane saldo e non crolla; anzi, smebra che provocazioni e disavventure fugano da carburante per l'altoatesino, che ora si prepara a giocare la semifinale degli Australian Open contro l'americano Ben Shelton.
In primo piano, le provocazioni del numero tre Carlos Alcaraz non sembrano aver attecchito sul campione italiano; neppure la vicenda legata al doping, che porterà in tribunale Sinner ad Aprile: è qui, tuttavia, che si vede la mentalità del campione, che sa di non aver commesso alcun reato e continua dritto per la sua strada.
Il fuoriclasse italiano è davanti a un appuntamento importante con la storia domani 24 gennaio, ore 9.30 locali, per volare nella sua 24esima finale in carriera, e magari vincerla pure. Sulla carta non c'è storia, perchè l'avversario è Ben Shelton, 20° nel ranking Atp. Sinner ha già sfidato uno dei pezzi grossi ai quarti, e dunque non dovrebbe essere difficile per lui superare anche questa sfida.
Naturalmente lo sport non risparmia mai i colpi di scena: tutti gli appassionati di tennis ricordano quanto il campione abbia faticato nella scorsa finale di Coppa Davis, nonostante il suo avversario fosse oltre il 40° posto nel ranking.
Nel frattempo si attende anche l'esito dell'altra semifinale, quella si lusso tra la leggenda del tennis Novak djokovic e il numero due al mondo Zverev, che sicuramenrte regalerà spettacolo a tutti gli apppassionati di questo sport. I tifosi dell'altoatesino già pregustano una finale al cardiopalmo, anche perche, chiunque dovessere uscire vincitore dalla semifinale tra il serbo e il tedesco, porterebbe nell'ultimo match grandi aspettative.
Il fenomeno italiano al momento ha vinto due grandi Slam, entrambi nel 2024, e non ha alcuna intenzione di fermarsi: il primo è arrivato quasi un anno fa, esattamente allo stesso evento, gli Australian Open, conquistato contro Medvedev il 28 gennaio.
Il secondo Slam, invece, è arrivato qualche mese più tardi, precisamente l'8 settembre, quando l'altoatesino ha battuto Taylor Fritz in finale agli Us Open, entrando ufficialmente nella storia. Proprio in quei mesi il 23enne ha infranto qualsiasi record italiano precedente, superando anche la leggenda Adriano Panatta, che fino a quel momento deteneva i record più importanti del tennis italiano.
Ora Sinner vuole fare il bis e portare a casa il suo secondo Slam australiano, portando a 3 i titoli riservati a questa competizione. Ciò amplierebbe ancor di più il record che il tennista sta maturando nel tempo e, soprattutto, assicurerebbe il primo posto nel ranking atp.
Il tennis italiano non aveva mai visto qualcosa di simile: Sinner è una macchina, ed è tutto il mondo a dirlo. Chiunque giochi contro di lui sa benissimo che deve azzerare le emozioni e giocare senza sbavature, altrimenti l'altoatesino lo punirà. Lo ha ammesso lo stesso De Minaur ai quarti; lo ha ribadito anche Alcaraz, che aveva sfidato Sinner all'inizio della competizione, prima di essere eliminato da Djokovic.
È incredibile come da un anno a questa parte Jannik non abbia mai ceduto il passo a qualcuno, se non per danni fisici irrimandabili. Nonostante i tremori e il malore arrivato nel match contro Rune, il tennista ha dimostrato di rimanere concentrato e di avere una corazza al posto della pelle.
Mal di testa, mal di pancia e tremori non sembrano fermare il talento italiano, che sembra cadere ma poi ne esce sempre illeso, pronto a proseguire il gioco.