I numeri parlano chiaro: da quando Patrick Vieira è approdato alla guida del Genoa, i problemi si sono azzerati. La squadra ligure, seppure sia stata costruita per raggiungere l'obiettivo salvezza, ha sempre avuto sulla carta due o tre pedine di valore che avrebbero potuto fare la differenza sin da subito.
Ma solo dall'arrivo del francese i talenti dei rossoblù hanno iniziato a brillare, trascinando la squadra verso risultati importantissimi, che ora iniziano a pesare in vista del finale di stagione, perché ai genovesi manca, di fatto, poca strada per raggiungere l'obiettivo.
I risultati recenti confermano come la squadra ligure sia in un ottimo momento di forma: il tecnico francese ha saputo mettere in campo, oltre al talento tecnico, delle forze mentali indispensabili e un gioco più incisivo, permettendo al Genoa di sgusciare pian piano fuori dalla zona calda della classifica.
L'ultima vittoria, giocata in condizioni quasi estreme contro il Monza, ne è la prova. Al Ferraris i padroni di casa sapevano di avere un appuntamento da non fallire, anche sfruttando le fragilità di un Monza sempre più ultimo, e con vistose lacune difensive e offensive. Solo la sconfitta contro la Roma all’Olimpico aveva fermato il Grifone, che ha dimostrato di avere mentalità e sapersi rialzare.
Nonostante un primo tempo complicato, terminato sullo 0-0, la ripresa regala ai rossoblù più occasioni per esprimersi al meglio. Anche perché Vieira mette a frutto le spese di mercato e al 55° opera un cambio che cambia la partita: dentro il neo acquisto Cornet, che si rende subito pericoloso davanti a Turati, anche se in fuorigioco.
Ma bastano solo 6 o 7 minuti per andare in vantaggio: al 61° De Winter è reattivo sulla bellissima punizione battuta da Martin e insacca la palla di testa. A chiudere i giochi è Vasquez, che raddoppia quasi al tramonto del match.
A premiare il Genoa ci sono le ottime prestazioni messe in campo nelle ultime giornate, su questo non c'è dubbio. Ma i liguri possiedono una squadra che, almeno sulla carta, potrebbe raggiungere la salvezza in modo tranquillo, come del resto sta accadendo.
Determinante l'apporto, ad esempio, del centrale di difesa Johan Vasquez: il messicano è un muro e non ha nulla da invidiare ai top del campionato nel suo stesso ruolo. Accanto a lui un altro mastino, Koni De Winter, che a soli 22 anni ha un futuro roseo davanti a sé: un ragazzo che sta dimostrando ottime cose e che è già nel giro della nazionale belga.
E che dire poi del centrocampo: tra Frendrup e Miretti la qualità nei piedi è eccellente. Da una parte il danese è un giocatore di rottura, fisico, che rinforza il reparto a livello quantitativo, dall'altra la tecnica dell'ex Juventus che è in grado di regalare agli attaccanti palle velenosissime e precise.
Davanti, invece, la coppia Pinamonti-Vitinha, che non ha mai deluso, neppure per una giornata.
È vero, la zona retrocessione non è lontanissima dai liguri, che ora sono 12esimi a 26 punti. 18° invece il Lecce, che fino ad ora ha conquistato 20 punti. Tutti sanno, però, quanto 6 lunghezze siano vitali, soprattutto per la bassa classifica.
Dopotutto, a fare la differenza ora per i liguri non sono tanto le distanze in classifica, quanto la mentalità che sta dimostrando la squadra, sempre più compatta e concentrata sull'obiettivo. Se il Grifone continua con questi ritmi, la salvezza è a portata di mano, soprattutto perché il divario con le dirette concorrenti è sempre più ampio.
Nella prossima giornata i rossoblù potranno cercare conferme al Franchi contro la Fiorentina, che però sembra aver dato una scossa dopo la vittoria contro la Lazio all’Olimpico.