Tra le proposte inserite nel decreto Milleproroghe, attualmente in discussione al Senato, spicca il nuovo rinvio della sugar tax. La tassa, introdotta nel 2020 dal governo Conte ma mai entrata in vigore, dovrebbe infatti scattare il 1° luglio 2025. A richiedere un ulteriore rinvio della contestata misura Forza Italia, Lega e Italia Viva.
Adottata in diversi Paesi con l’obiettivo di ridurre il consumo di zuccheri aggiunti nelle bevande e promuovere abitudini alimentari più sane, la sugar tax è una misura fiscale che si applica alle bevande analcoliche dolcificate per disincentivarne il consumo. La sua introduzione in Italia, tuttavia, ha fin da subito una forte opposizione da parte degli imprenditori e delle associazioni di categoria del settore.
Secondo ASSOBIBE, l’associazione che rappresenta le imprese italiane produttrici e distributrici di bevande analcoliche, l’applicazione della sugar tax penalizzerebbe un comparto già colpito dall’inflazione e dall’aumento dei costi delle materie prime.
In particolare, secondo le stime dell'associazione, la tassa comporterebbe un incremento del 28% dei costi fiscali per i produttori, una diminuzione del 16% delle vendite nei primi due anni di applicazione e una perdita del 10% del fatturato del settore, con conseguenze negative per l’intera filiera.
Tra i principali sostenitori del posticipo dell’entrata in vigore della sugar tax, fino alla sua possibile cancellazione, c’è sicuramente Forza Italia. Il partito ha da sempre manifestato una ferma opposizione a questa misura, ritenendola un errore, come spiega a Tag24 l’onorevole Alessandro Cattaneo:
«Il mondo industriale del Paese non può essere gravato in questo momento da nuove tasse. Con la sugar tax rischiamo di perdere ulteriore forza lavoro che dall’Italia si sposterebbe in qualche Paese, magari confinante. In questo settore, peraltro, possiamo vantare delle eccellenze che devono essere tutelate. Ecco perché Forza Italia sta lavorando per un rinvio di una tassa che sarebbe solo nociva per l’industria nazionale».
L’impegno di Forza Italia sul tema, a tutela delle aziende del settore, nasce, come spiega il deputato Alessandro Cattaneo, dall’attenzione verso le istanze di una categoria già messa a dura prova dai rincari. Una ulteriore crisi del comparto, sottolinea il deputato, avrebbe peraltro conseguenze significative anche sul fronte occupazionale:
«Abbiamo ascoltato le associazioni di categoria e gli industriali del settore, che hanno evidenziato come l’applicazione della sugar tax colpirebbe anche aziende che hanno sede in zone del Paese dove trovare un’alternativa lavorativa non è facile.
Per molte aziende, specialmente quelle che lavorano con le multinazionali, una nuova tassa potrebbe determinare lo spostamento della produzione altrove. L’Italia non ha bisogno di questo».
Il punto, secondo Cattaneo, è che la tutela della salute e la lotta a obesità e diabete non possono passare per l’aggravio della tassazione, ma solo attraverso un’opera informativa che miri alla consapevolezza dei consumatori:
«Per noi è innanzitutto una questione di metodo: noi crediamo non sia corretto utilizzare metodi punitivi, applicando più tasse, per indirizzare i comportamenti di vita degli italiani. Come forza liberale, siamo convinti che le attitudini virtuose possano essere promosse con l’informazione, non con le tasse».
Il rinvio dell’entrata in vigore della sugar tax, qualora venisse nuovamente approvato nel Milleproroghe 2025, non implicherebbe tuttavia la cancellazione definitiva dell'imposta, come sottolineato più volte dal deputato di opposizione Luigi Marattin, contrario alla misura e per questo favorevole a una sua abolizione strutturale. Interrogato sul punto, Cattaneo ha ribadito che la tassa sarà cancellata non appena sarà possibile:
«Trovare spazi strutturali è molto complicato, come sa bene il collega Marattin. Quest’anno abbiamo trovato 12 miliardi di euro per rendere strutturale e definitivo il taglio del cuneo fiscale del 7%. Si tratta del più poderoso taglio fiscale sia mai stato messo in campo. Appena sarà possibile troveremo gli spazi anche per l’eliminazione di questa inutile tassa».
L’impegno di Forza Italia, sottolinea in conclusione Cattaneo, è quello di tutelare le imprese, dando al contempo un segnale alla classe media del Paese:
«Forza Italia vuole essere la forza liberale che, all’interno del centrodestra, è a fianco del mercato e dell’industria. Abbiamo da poco presentato il Piano industriale per l’Italia e siamo impegnati con il ministro Pichetto Fratin a fronteggiare i temi dell’energia. Siamo attivi sul lato della detassazione. Il nostro prossimo obiettivo è dare un segnale sull’Irpef alla classe media, che rappresenta il motore del Paese e che per troppo tempo è stata vessata dalle tasse».
Il rinvio della sugar tax
Il decreto Milleproroghe prevede il posticipo della sugar tax al 1° luglio 2025. Introdotta nel 2020, la tassa non è mai entrata in vigore ed è fortemente osteggiata da Forza Italia, Lega e Italia Viva.
Critiche della categoria industriale
ASSOBIBE evidenzia che la tassa aggraverebbe un settore già colpito da inflazione e aumenti dei costi, comportando un calo del 16% delle vendite, una riduzione del 10% del fatturato e un impatto negativo sull’occupazione.
Forza Italia in prima linea contro la tassa
Il deputato Alessandro Cattaneo sottolinea che la sugar tax è dannosa per l’industria nazionale e rischia di spingere la produzione verso altri Paesi, con effetti negativi su occupazione e competitività.
Informazione al posto delle tasse
Cattaneo propone di promuovere la salute pubblica attraverso campagne di sensibilizzazione, piuttosto che con misure fiscali punitive, coerentemente con l’approccio liberale del partito.
Impegni futuri di Forza Italia
Forza Italia intende cancellare la tassa una volta trovate le coperture economiche necessarie. Nel frattempo, il partito lavora a proposte di detassazione e al sostegno alla classe media come priorità.