Sta per terminare la prima fase della UEFA Champions League 2024-25. A partire da questa stagione, la competizione di calcio più famosa al mondo ha abbandonato la sua tradizionale fase a gironi, che l'ha caratterizzata sin dalla sua nascita, per adottare una fase simile a quella di un campionato.
Inoltre, il cambiamento ha comportato l'inserimento di più squadre, che nel frattempo sono diventate 36, al posto delle solite 32 delle competizioni precedenti. In questa nuova composizione, ogni squadra disputa otto partite contro otto differenti avversarie, divise equamente tra quattro match in casa e quattro in trasferta.
Un'ulteriore modifica ha sostituito il precedente format, che invece prevedeva sei partite contro tre avversari nel classico girone all'italiana.
Al termine della fase iniziale di campionato, le prime otto classificate accedono direttamente agli ottavi di finale. Le squadre classificate dal 9° al 24° posto vanno direttamente agli spareggi per la fase a eliminazione diretta, affrontandosi in partite di andata e ritorno. Al termine degli spareggi, emergeranno altre otto squadre che si uniranno alle prime otto negli ottavi di finale.
Discorso differente per chi si classifica dal 25° posto in poi: queste squadre saranno definitivamente eliminate dalla competizione, ma avranno la possibilità di accedere all'Europa League.
Occorre, a questo punto, fare una distinzione fondamentale: il sorteggio che si terrà venerdì 31 gennaio alle 12 riguarderà solo i match degli spareggi. Le prime otto classificate, dunque, dovranno "saltare un turno" e attendere le vincitrici di questa fase sperimentale.
Questa novità, introdotta per la prima volta nella stagione 2024-25, comporta un significativo aumento del numero di match giocati. Questo si traduce in un maggiore ricavo economico per la competizione. Si stima, infatti, un incremento dei guadagni del 47% rispetto agli anni precedenti. Il cambiamento porta quindi, oltre ai maggiori introiti, anche maggiore spettacolo e opportunità per le squadre partecipanti.
Dall'altro lato, però, ha sollevato molte critiche da parte degli scettici affezionati al vecchio calcio, meno legato agli interessi economici. Inoltre, i fruitori del torneo hanno iniziato a storcere il naso su due punti principali.
Il primo riguarda la gestione dei calendari e delle partite, su cui l'organizzazione è andata in difficoltà. Troppi match e troppi orari diversi, che non combaciano con il consueto assetto serale: è possibile che una partita venga giocata nel pomeriggio, impedendo a molti spettatori di assistervi per svariati motivi, dal lavoro agli impegni personali.
Il secondo punto critico riguarda la condizione fisica dei giocatori. La frequenza degli impegni in Champions League può ridurre il rendimento nei campionati nazionali e aumentare il rischio di infortuni.
Senza contare l'impatto sulle squadre che accedono alla fase di eliminazione diretta prima degli ottavi: una partita in più può fare la differenza su tanti aspetti, da quello fisico a quello mentale.
Prima di esprimere giudizi definitivi, occorre lasciar passare la fase degli spareggi, che permetterà di farsi un'idea più chiara sul funzionamento del nuovo format. Il sorteggio del 31 gennaio offrirà un primo assaggio delle sfide che attendono le squadre nella fase a eliminazione diretta, promettendo, al di là di tutto, spettacolo ed emozioni per chi ama la musica della Champions.
Dopotutto, la magia della Champions resta più o meno la stessa, e tutto sarà normalizzato nella fase a eliminazione diretta, il cui format è rimasto invariato rispetto alle edizioni precedenti. Per ora, si attende il verdetto di questa sera per capire quali squadre potranno sedersi comode e aspettare che le altre sedici si giochino il tutto per tutto.