Angela e Amelia Gammieri avevano 93 e 87 anni. Inseparabili, nella vita così come nella morte. Sono state trovate entrambe senza vita, una accanto all'altra, lo scorso 20 gennaio, all'interno dell'appartamento che condividevano nel quartiere Prati di Roma.
I loro corpi, senza vestiti, erano in avanzato stato di decomposizione: il decesso risalirebbe a diversi mesi fa. Sulla vicenda, che presenta diversi punti da chiarire, la Procura ha aperto un'inchiesta per omicidio sulle salme è stata effettuata l'autopsia presso il Policlinico Gemelli. Gli inquirenti non vogliono tralasciare alcuna pista.
In casa, infatti, è stato trovato un biglietto che farebbe riferimento a un testamento olografo, di quasi un milione di euro, a favore di un uomo. Documento che, per il momento, non è stato ancora trovato.
Come i vicini hanno raccontato a Michele Lilla, inviato di TAG24, le sorelle non uscivano spesso: si facevano aiutare da un "tuttofare", risultato il destinatario dei loro beni.
Angela e Amelia vivevano isolate e nessuno si sarebbe fatto avanti per poter celebrare i funerali. Intanto è stata organizzata una veglia di preghiera in loro memoria.
L'inviato di TAG24 Michele Lilla si è recato in via Dardanelli, nell'elegante quartiere Prati a Roma, per chiedere informazioni sulle sorelle trovate senza vita.
"Mai viste" ha risposto un condomino, che ha spiegato come il palazzo in cui vivevano ha due scale diverse, vari appartamenti e quindi non è facile conoscersi tutti.
"Non le conoscevo, non le ho mai viste" ha spiegato un'altra vicina di casa, in quella palazzina dal mese di settembre. Ribadendo l'attenzione suscitata dal caso.
Sorelle trovate morte in casa nel quartiere Prati a #Roma, i vicini: "Non le abbiamo mai viste" | VIDEO -ESCLUSIVA pic.twitter.com/g3gPP0hz98
— Tag24 (@Tag24news) February 5, 2025
Giovedì 6 febbraio 2025, nella chiesa di Santa Giovanna Antidia in Circonvallazione Clodia, si terrà una veglia di preghiera per Angela e Amelia Gammieri, come annunciato in un volantino affisso nel quartiere. L'appuntamento è alle 18:30. Un segno di solidarietà e vicinanza per le due donne il cui funerale non può ancora essere celebrato.
Nessuno dei parenti, infatti, si sarebbe presentato per occuparsi delle esequie. Le due sorelle, originarie di Campobasso, vivevano isolate nel loro appartamento a Roma. Si facevano portare la spesa da un market nelle vicinanze. Stando a quanto emerso, una terza sorella- che viveva sempre con loro- sarebbe morta alcuni mesi fa.
I condomini hanno lanciato una colletta per poter far fronte alle spese e poter dare alle due sorelle una degna sepoltura.
A lanciare l'allarme è stato l'amministratore del condominio in via Dardanelli, che da tempo non aveva più notizie da parte delle due donne. Non riusciva a mettersi in contatto con loro da prima di Natale.
Elementi per chiarire il mistero sulla loro morte potrebbe arrivare dall'esame autoptico e quello tossicologico eseguiti sui cadaveri. Quest'ultimo, in particolare, potrà spiegare se le due sorelle abbiano ingerito sostanze velenose o tossiche. Sui corpi, infatti, non sono stati trovati segni di violenza.
Sul portone di casa nessun segno di effrazione: anche l'appartamento era in ordine, a eccezione di qualche cassetto lasciato aperto. Inizialmente erano state avanzate diverse ipotesi sul decesso delle sorelle: cause naturali, data la loro età avanzata; un suicidio, con una delle due sorelle che non avrebbe retto al dolore per la morte improvvisa dell'altra; oppure un duplice suicidio.
Il ritrovamento del biglietto sul testamento, però, ha fatto emergere potenziali nuovi scenari. L'uomo che le aiutava, il cui nome è stato appunto trovato sull'appunto scritto a mano, è stato individuato e verrà sentito dagli inquirenti.
In queste ultime ore c'è un'ulteriore ipotesi che si sta facendo strada: la possibilità che le sorelle soffrissero di una forma di Alzheimer e che quindi possano aver preso una dose eccessiva di farmaci. Questo spiegherebbe anche perché fossero in casa senza indossare abiti.
L'unico elemento certo, in questa vicenda ancora tutta da chiarire, è l'estrema solitudine in cui vivevano le due anziane. Diventate ormai quasi invisibili agli occhi degli altri.
Del "giallo di Prati" hanno parlato anche a "Fatti di Nera", il programma crime disponibile su Cusano Media Play.