Lavenda aveva appena un anno e mezzo. È morta il 3 gennaio 2025 all'ospedale di Padova, dove era stata trasferita da Montebelluna, in provincia di Treviso, in gravi condizioni.
Oggi 5 febbraio, a poco più di un mese dalla sua tragica scomparsa, c'è stata la svolta: la Procura di Treviso ha iscritto i genitori nel registro degli indagati. L'accusa è di omicidio preterintenzionale.
L'atroce sospetto è che la piccola sia deceduta a causa della sindrome da bambino scosso o shaken baby syndrome.
Il servizio andato in onda ad Antenna 3 sulla morte della bimba
La bimba era morta dopo alcuni giorni di ricovero presso l'ospedale di Padova, nel reparto di cardiochirurgia pediatrica. Dai primi accertamenti, effettuati sul corpo della piccola, non erano emersi traumi macroscopici.
Il personale sanitario aveva però espresso dubbi in merito al malore della bimba, avvisando la Procura che ha così aperto un fascicolo e disposto l'autopsia. L'intento era quello di fare luce sulle cause del decesso.
L'esame, effettuato nei giorni successivi, avrebbe evidenziato lesioni cerebrali interne, tanto da ipotizzare che la piccola Lavenda sia morta a causa della "sindrome da bambino scosso".
Intanto sono stati prelevati cuore, tessuti e liquidi biologici. Una risposta si avrà solo tra tre mesi.
I genitori, entrambi di origine nigeriana, hanno saputo di essere indagati già dal 16 gennaio, quando c'è stato l'esame post mortem sulla salma e hanno nominato un consulente di parte per assistere all'autopsia.
La bimba di un anno e mezzo, nata prematuramente e ultima di tre figli (i fratellini hanno 5 e 3 anni) si era sentita male il 30 dicembre 2024. A lanciare l'allarme la madre, che l'aveva trovata nella culla che non respirava più.
Nonostante fosse stata trasferita in elisoccorso all'ospedale di Padova, per lei non c'è stato niente da fare: è morta pochi giorni dopo il ricovero. Inizialmente si era ipotizzata un'apnea notturna che aveva provocato un arresto cardiaco. Qualche giorno prima la piccola aveva avuto un po' di raffreddore, ma nulla che potesse spiegare la tragedia.
L'intera comunità di Montebelluna si era stretta ai genitori, distrutti dal dolore. La famiglia era seguita dai servizi sociali per l'accudimento dei bambini, come riportano le testate locali. Il sindaco Bordin aveva fatto loro visita, per esprimere la sua vicinanza.
Per scelta dei genitori la salma è stata tumulata a Montebelluna, dove la piccola Lavenda era nata, e non rimpatriata in Nigeria.
La shaken baby syndrome, o sindrome del bambino scosso, è una forma di maltrattamento infantile. Solitamente si verifica quando il bimbo viene tenuto per il tronco e scosso ripetutamente, con violenza.
A causa di una muscolatura del collo non ancora del tutto sviluppata e un peso del capo maggiore rispetto al resto della massa corporea, le violente rotazioni della testa possono provocare gravi traumi all'encefalo, derivanti dall'impatto ripetuto con la scatola cranica.
Le conseguenze possono essere diverse in relazione alla forza usata e all'età del bambino che è stato scosso: convulsioni, cecità, paralisi cerebrale, coma. Purtroppo questo gesto può rivelarsi anche fatale, causando quindi il decesso.
La morte di Lavenda e l'indagine – Lavenda, una bambina di 19 mesi, è morta il 3 gennaio 2025 all’ospedale di Padova dopo essere stata ricoverata in condizioni critiche. A seguito dell’autopsia, la Procura di Treviso ha indagato i genitori per omicidio preterintenzionale, ipotizzando che la causa del decesso sia stata la sindrome del bambino scosso (shaken baby syndrome).
Le circostanze del ricovero – La piccola, nata prematura e ultima di tre figli, si era sentita male il 30 dicembre 2024 nella sua casa a Montebelluna. La madre l’aveva trovata nella culla in arresto respiratorio. Trasportata d’urgenza a Padova, è deceduta pochi giorni dopo. Inizialmente si pensava a un’apnea notturna, ma successivi esami hanno rivelato lesioni cerebrali compatibili con maltrattamenti.
Ipotesi e conseguenze – La comunità di Montebelluna si è stretta attorno alla famiglia, seguita dai servizi sociali. La salma è stata tumulata a Montebelluna su scelta dei genitori. Gli inquirenti attendono ulteriori analisi sui tessuti e liquidi biologici per confermare la causa della morte e formalizzare l'indagine.