06 Feb, 2025 - 10:02

Shablo, Joshua, Tormento e Guè con "La mia parola" a Sanremo 2025: testo e significato

Shablo, Joshua, Tormento e Guè con "La mia parola" a Sanremo 2025: testo e significato

Il rap e l'R&B invadono il Teatro Ariston con le dure sonorità e il ritmo incalzate di Guè, Tormento, Joshua e del DJ Shablo insieme in una sola canzone, "La mia parola", in concorso al Festival di Sanremo 2025. Se per Tormento, all'anagrafe Massimiliano Cellamaro, questa è la seconda volta alla kermesse (la prima è stata nel 2001 con i Sottotono), per tutti gli altri si tratta di un vero e proprio esordio sul noto palco. 

Quattro artisti accomunati da amicizia, lavoro e stima reciproca e adesso uniti in una sola voce per condividere con il grande pubblico la voglia di rivalsa di chi si sente in trappola in una sterile città di cemento, lottando dal fango della strada per arrivare in cima. Una metaforica battaglia che pare sempre più vera ai giovani rapper che vogliono sfondare nel mondo della musica e che si ispirano ai tre veterani e al promettente Joshua. 

Fra jazz, rap e musica black ecco il testo e il significato de "La mia parola".

"La mia parola" unisce Shablo, Tormento, Joshua e Guè: testo

È una street song
Per dare quello che ho
Brucerò fino alla fine
Chiuso tra cemento e smog
È una street song
Qui la gente muore e vive
Senza soldi e alternative
L’unica cosa che so
24h 7 su 7 no stop
Siamo in sbatti sbatti per arrivare al top
Tu fai chatty chatty io faccio parlare il mio flow
Non ti danno abbracci qua sei da solo nel block
Io le mando baci lei che per me è la più hot
Mi dicevi taci, ora però sono il goat
Quaggiù odi e ami a giudicarmi è Dio
Amo la mia mami, amo sti money e l’hip-hop
È una street song
Per dare quello che ho
Brucerò fino alla fine
Chiuso tra cemento e smog
È una street song
Qui la gente muore e vive
Senza soldi e alternative
L’unica cosa che so
Suona dal basso questo gospel
È la voce di chi raccoglie le forze
Nonostante tutto mette da parte i forse qui vince la legge del più forte
È rap è blues e gin & juice
Fai il mio nome tre volte Beetlejuice
Suona ancora più forte bad and boujee
Rock’n’roll lo sai party & bullshit
La voce del blocco suonerà più forte
Per quelle volte che ci hanno chiuso le porte
E ho solo una word, se dico che hai la mia parola
Lo sanno i miei g, questa è la way that we live
È una street song
Per dare quello che ho
Brucerò fino alla fine
Chiuso tra cemento e smog
È una street song
Qui la gente muore e vive
Senza soldi e alternative
L’unica cosa che so
È una street song
Per dare quello che ho
Brucerò fino alla fine
Chiuso tra cemento e smog
È una street song
Qui la gente muore e vive
Senza soldi e alternative
L’unica cosa che so

Gabbia di cemento in "La mia parola": significato del brano

Hanno deciso di unire le forze DJ Shablo e i rapper Guè, Joshua e Tormento. Una commistione di caratteri, generi, influenze e generazioni si rispecchia nel testo che i quattro artisti canteranno alla 75esima edizione del Festival di Sanremo 2025, il prossimo 11 febbraio. "La mia parola", infatti, non è soltanto il titolo del brano con cui esibirsi, ma è in senso più ampio il grido di chiunque sia costretto a farsi strada nel mondo con le unghie e con i denti

Parla di rivalsa, di sacrificio, dolore e spesso incomprensione, la canzone scritta - oltre che dai suoi stessi interpreti - da Edoardo Medici, Luca Faraone, Roberto Lamanna ed Ernesto Conocchia, meglio conosciuto come Ralph Lautrec. Significativi, in questo senso, i versi: "Chiuso tra cemento e smog/ È una street song/ Qui la gente muore e vive/ Senza soldi e alternative", che costituiscono il ritornello del singolo e ne racchiudono l'essenza.

È la sensazione (più o meno concreta) di non avere alternative che prende forma nel cemento freddo della città e nel soffocante smog. In un mondo dove "produrre, lavorare, produrre" è il leitmotiv quotidiano, Shablo, Joshua, Tormento e Guè cercano una via di fuga. Anche se questo dovesse significare "bruciare fino alla fine" per dare sfogo alla passione interiore.

Il brano si presenta come un unicum nella storia del celebre festival canoro. Oltre a riunire per l'occasione un gruppo ad hoc, per la prima volta sul palco si esibirà un produttore, deciso a portare con sé tutto il suo background artistico. È proprio questa, "bagaglio culturale", la parola-chiave de "La mia parola", il singolo scelto dai "fantastici 4" per Sanremo 2025. 

Ognuno di loro, infatti, rappresenta un punto fermo per collegare passato, presente e futuro, dando la parola a ogni generazione. Come racconta Shablo a Tv, Sorrisi e Canzoni:

virgolette
Tormento, con il gruppo Sottotono, era già un punto di riferimento quando ho iniziato a fare musica. Guè è mio coetaneo e abbiamo cominciato insieme. Joshua è giovane e appartiene alle nuove leve del genere urban. La mia parola è anche un mix di generi: non solo rap, ma anche gospel, jazz e musica black

Nel testo, non a caso, l'italiano si mescola all'inglese e allo slang tipico del rap e della musica black. Il tutto, però, immerso in una sorta di mistica aura donata dalle sonorità ecclesiastiche del gospel. In effetti, pare proprio che gli artisti abbiano ragione nel dire che, forse, il posto migliore per ascoltare "La mia parola" è una chiesa. 

L'inizio della collaborazione

Non è stato Sanremo 2025, né "La mia parola", a far collaborare il quartetto. Le strade di Shablo, Guè, Tormento e Joshua, infatti, si sono incrociate molto tempo fa

Il primo è quello fra il DJ di Buenos Aires e il rapper milanese, all'anagrafe Cosimo Fini. I due si sono incontrati agli inizi degli anni Duemila, nel 2003 per l'esattezza, quando Guè era ancora membro dei Club Dogo. Il trio e Shablo hanno cominciato a lavorare insieme per "Mi Fist", il loro primo album. Da allora è stato "amore" fra il DJ e Guè, che hanno continuato a lavorare insieme e facendo nascere un'amicizia che dura da vent'anni. 

Tormento arriva un po' più tardi, nel 2008, quando per la sua carriera da solista è il momento di prendersi una pausa. Sempre alla ricerca di nuove sfide e legatissimo al fratello Esa - altro noto rapper -, Tormento decide di registrare con lui un album, dal titolo "Siamesi Brothers". È la produzione del disco che mette in contatto Shablo, Guè e il rapper dei Sottotono. 

L'ultimo pezzo del puzzle, invece, lo porta dentro proprio il producer, che si è occupato di "Hope", il singolo del giovane Joshua e del collega Izi rilasciato a dicembre 2024.

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Ilenia Scollo
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