08 Feb, 2025 - 19:08

+Europa riunisce il centrosinistra (senza Conte), che fine fa il campo largo? Bonelli: "Urgente un confronto"

+Europa riunisce il centrosinistra (senza Conte), che fine fa il campo largo? Bonelli: "Urgente un confronto"

Bonelli chiama, Schlein risponde e Conte (forse) si sfila. Il congresso di +Europa, svoltosi dal 7 al 9 febbraio 2025 a Roma, non è soltanto servito a questo partito per mettere a punto il proprio programma in vista anche del prossimo referendum sulla cittadinanza, ma ancora una volta ha messo di fronte le diverse sensibilità politiche del cosiddetto "campo largo".

In videocollegamento Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra, dopo aver chiesto un cambio di passo contro la tecnocrazia fascista che si sta imponendo in Europa, ha chiamato direttamente in causa Elly Schlein del Partito Democratico.

La segretaria dem deve mettersi ad ascoltare gli altri alleati di centrosinistra su temi urgenti come i bassi salari, la mancanza di un piano industriale in Italia o il cambiamento climatico. La risposta di Schlein è arrivata subito ed è improntata all'ottimismo verso il futuro: "Siamo uniti su bollette, sanità e scuola".

Grande assente della giornata Giuseppe Conte: a rappresentare il Movimento 5Stelle c'era il vicepresidente Michele Gubitosa, che ha puntualizzato come ogni partito non possa perdere la propria identità.

Congresso +Europa, c'è (quasi) tutto il campo largo

Passa il tempo, ma la domanda sembra restare la stessa: che fine farà il campo largo? E se proprio non vogliamo parlare in questi termini, giacché l'espressione era risultata indigesta agli stessi protagonisti, allora proviamo con un'altra domanda: cosa vuole fare il centrosinistra da grande?

Combattere uniti fin dall'inizio il centrodestra a trazione Fratelli d'Italia o "marciare divisi per colpire insieme" sono due opzioni che rimbalzano nelle dichiarazioni di Italia Viva, Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra, Azione e +Europa.

E proprio al congresso nazionale del partito guidato da Riccardo Magi, svoltosi dal 7 al 9 febbraio 2025 a Roma, che le domande in apertura risuonano ancora una volta più urgenti e forti. 

Il coportavoce di Europa Verde Angelo Bonelli e parlamentare di AVS ha posto in tali termini la questione all'uditorio, che vedeva non soltanto la presenza del padrone di casa Riccardo Magi ma anche di Elly Schlein per il Partito Democratico e di Michele Gubitosa (come vicepresidente) del Movimento 5Stelle: insomma, cosa dobbiamo fare per avere un programma comune?

Riprendendo quanto egli stesso aveva detto dopo l'assemblea di Europa Verde a Chianciano Terme (Siena) del dicembre 2024, Bonelli chiede un vero e proprio passo in avanti concreto affinché possa costituirsi un'opposizione unitaria al governo guidato da Giorgia Meloni:

virgolette
È urgente che le opposizioni comincino a parlarsi per costruire un’alternativa credibile e per questo dobbiamo assolutamente costruire momenti di confronto per una alternativa al governo di centrodestra e ritengo che la segretaria del Pd Elly Schlein deve assumere questa iniziativa: per lavorare su alcuni 'punti programmatici'.

Se allora il refrain era "Renzi lo vogliamo sì o no?", oggi sono questi "punti programmatici". In cosa consistono? Bonelli parla di giustizia climatica, politiche efficaci contro i salari bassi, a favore di una vera politica industriale per l'Italia e l'Europa, la difesa della democrazia contro le tecnocrazie e le derive di estrema destra.

È palese lo sforzo dell'esponente dei Verdi di andare al di là della convergenza sul singolo tema, oggi Almasri, ieri Santanché, l'altro ieri sulle deficenze dei trasporti italiani, e di puntare ad avvicinare realmente l'elettorato deluso e sfiduciato. Le beghe di partito, con piccoli e grandi sgambetti quotidiani, non servono a indebolire il lavoro dell'esecutivo.

Bonelli poi avverte: AVS è pronto a dire di no all'idea di creare una legge elettorale proporzionale come suggerito da un esponente del PD di peso come Dario Franceschini.

virgolette
La strategia del 'marciare uniti per colpire uniti' non ci porterà da nessuna parte se non c'è una vera convergenza programmatica. E su questo voglio essere chiaro: io non sono d’accordo con il cosiddetto lodo Franceschini.

Schlein: "Sono sempre testardamente unitaria"

La lamentela di Bonelli, quindi, ha lo scopo di smuovere un po' le acque nel campo del Partito Democratico. Le vacanze natalizie sono passate con l'eclissarsi, a livello comunicativo almeno, di Schlein, che secondo voci dem ha il pregio di staccare davvero la spina quando dice di volerlo fare.

Così facendo però, e questo è il rovescio della medaglia, si lascia spazio agli altri. Matteo Renzi di Italia Viva ha messo a frutto tutto il suo armamentario dialettico per diventare lui il vero antagonista di Meloni e forse nell'intervento di Bonelli si può leggere anche questo problema: sgomitare a turno per esser additati come l'"anti-Meloni" della situazione.

Schlein sembra incassare la richiesta e spiega che su alcuni temi ci sono proposte di legge unitarie depositate in Parlamento, come nel caso del salario minimo. C'è la ripetizione di quello che è diventato quasi un motto, "sono testardamente unitaria", ma a quale prezzo? La disponibilità del PD è davvero bilanciata dall'aiuto degli alleati?

virgolette
Abbiamo davanti una strada difficile ma svoglio ringraziare Riccardo Magi per la collaborazione sempre leale. Io sono testardamente unitaria, possiamo migliorare ed essere magari più aperti e generosi ma mai autosufficienti. Potete contare su questa disponibilità, dobbiamo davvero unire le nostre forze.

La segretaria passa poi ad elencare alcuni temi sui quali tutte le opposizioni potrebbero lavorare insieme e l'elenco è davvero simile a quello di Bonelli. Sentimento e ragione si mescolano nella risposta che Schlein fornisce ai giornalisti, perché se la destra parla alla pancia del paese - agitando le paure dell'immigrazione irregolare - allora a sinistra si deve puntare su ciò che serve davvero ai cittadini e alle cittadine italiane:

virgolette
Lo dobbiamo fare non cedendo sul loro terreno, non imitandoli ad esempio sul terreno dell'immigrazione ma trascinandoli sul terreno in cui non vogliono stare, quello economico e sociale, perchè non hanno e non vogliono dare risposte.

Gubitosa (M5S): "Preservare l'identità di ciascuno"

Come accennato, non era presente Giuseppe Conte. Probabilmente impegnato come ospite della puntata odierna di "Accordi & Disaccordi" condotta dal giornalista Peter Gomez, l'ex premier ha continuato ad attaccare Meloni sulla vicenda Almasri definendola "priva di onore", avendo esposto l'Italia al ludibrio mondiale dopo aver disatteso la sentenza della CPI.

Michele Gubitosa, vicepresidente del M5S, rappresentava al congresso di +Europa i pentastellati e non si è sottratto ad un commento sulle parole di Bonelli. Nel classico stile del M5S, Gubitosa ricorda che il partito è sì progressista ma anche indipendente: ogni tema viene declinato dalle opposizioni secondo la propria identità e ciò serve a tenerli in vita.

Dem e pentastellati battagliano per diventare la guida del campo largo e nessuno vorrebbe diventare l'uno il subalterno dell'altro: va bene collaborare, ma senza che l'alleanza diventi un diktat continuo.

virgolette
Il M5s ha già incrociato le battaglie comuni con Più Europa e abbiamo notato come sui singoli temi ci sia stata questa convergenza che poi è stata declinata in maniera soggettiva dai singoli partiti. Anche le diversità che ci sono tra i partiti possono essere utili a unire le opposizioni contro la linea del governo. I partiti disposti a specchio che la pensano allo stesso modo su tutti i nodi possono non servire alla causa, anzi.

I tre punti salienti dell'articolo

  • Congresso di +Europa e il dibattito sul campo largo: durante il congresso di +Europa a Roma (7-9 febbraio 2025), Angelo Bonelli ha sollevato la questione di una maggiore convergenza tra le opposizioni, chiedendo a Elly Schlein del PD di ascoltare meglio gli alleati su temi come i bassi salari, la giustizia climatica e la politica industriale, mentre la risposta di Schlein si è focalizzata sull'unità delle opposizioni su temi come sanità e scuola.

  • Mancanza di un'alleanza concreta: nonostante gli sforzi di alcuni leader, come Bonelli, per costruire un'opposizione credibile contro il governo Meloni, la divisione tra i partiti del centrosinistra persiste. Le questioni di identità e autonomia tra il PD, M5S e altri partiti continuano a creare ostacoli alla creazione di un programma comune.

  • Le reazioni di Schlein e Gubitosa: Schlein ha ribadito la sua volontà di mantenere unita l'opposizione senza cedere alle tematiche della destra, mentre Gubitosa (M5S) ha sottolineato l'importanza di preservare l'identità di ogni partito, senza che l'alleanza diventi una forzatura. La competizione interna per la leadership del campo largo continua a essere una questione aperta.

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Pasquale Narciso
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