Destano preoccupazione e lamentele le parole che Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei in quota Fratelli d'Italia, ha dedicato alla questione migranti in un'intervista a "Repubblica".
Parlando dei continui sconti e delle sempre più forti tensioni fra governo e magistratura, la cui azione sui due CPR in Albania non va giù alla premier Giorgia Meloni e ai suoi ministri, Foti ha accennato che prima della sentenza della Corte di giustizia europea l'esecutivo potrebbe preparare un nuovo Dl Albania.
In cosa consisterà? È ancora presto per dirlo, ma da Alleanza Verdi e Sinistra e Partito Democratico è già cominciata una serie di dichiarazioni che ancora una volta criticano il governo: "Vuole continuare a sprecare i soldi degli italiani, basta scontri con i giudici".
A fine gennaio la nave della Marina militare italiana Cassiopea era partita alla volta dell'Albania, con a bordo 43 migranti provenienti principalmente dal Bangladesh e da alcuni stati africani. In origine erano 49, ma 6 di essi erano stati subito reimbarcati per essere soggetti vulnerabili o minorenni.
I due CPR albanesi, a Shengjin e a Gjader, girano ormai da mesi a vuoto e sono diventati un simbolo. Di che cosa dipende dalla parte politica a cui lo si domanda: nel centrosinistra di uno spreco di denaro pubblico e della contrapposizione senza senso fra governo e magistratura, nel centrodestra dell'opposizione ideologica e politica portata avanti da un pezzo consistente dei giudici italiani.
“Fratelli d’Italia mantiene il proprio impegno con gli italiani nonostante una certa #magistratura che sarebbe favorevole all’immigrazione incontrollata”.
— Tag24 (@Tag24news) January 28, 2025
Ha dichiarato #Montaruli sul trasferimento dei migranti in #Albania. #immigrazione #GovernoMeloni pic.twitter.com/IPzgCC6B5W
Sulla dicotomia Italia-Europa si gioca molto della comunicazione dell'esecutivo e chi nel governo cura i rapporti con le istituzioni europei lo sa bene. Il ministro per il PNRR e gli Affari europei Tommaso Foti ha dedicato un passaggio della sua intervista a "Repubblica" anche al tema dei migranti.
Se da un lato Foti ha apprezzato che anche la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen chieda una stretta sui migranti irregolari, dall'altro il ministro promette che gli interventi legislativi del governo italiano non si fermeranno.
Dopo aver deciso la lista dei paesi sicuri e fatto intervenire le Corti d'appello per la convalida dei trattenimenti, secondo Foti il governo potrebbe preparare un nuovo Dl Albania:
Il ministro, parlando in questi termini, ci tiene a precisare come i problemi siano creati sempre da qualcun altro, in questo caso la sinistra. Secondo anche altri esponenti di Fratelli d'Italia, chi critica il governo per come gestisce la questione migranti non vuole il bene dell'Italia e sembrerebbe preferire una vera e propria invasione dei confini italiani.
Questo è il momento esatto in cui Nicola Fratoianni ha mostrato in Parlamento al ministro Nordio l’immagine di una migrante etiope torturata nei lager libici dal criminale di guerra Almasri.
— Rete Italiana Antifascista (@Italiantifa) February 8, 2025
Il suo nome è Zenab Nagaho, 16 anni.
Poi Fratoianni ha spiegato perché.
“Signor ministro… pic.twitter.com/S2MROpJcTX
La reazione delle opposizioni a questa ipotesi messa in campo da Foti non si è fatta attendere. Il capogruppo di AVS nella commissione Affari Costituzionali Filiberto Zaratti ha ricordato ancora una volta che al governo di Meloni l'"emergenza migranti" interessa quel tanto che basta a fargli guadagnare consensi sul breve termine.
Incapaci di riconoscere il proprio errore, consumatosi poi sulla pelle di tante persone, governo e ministri continuano a gettare fumo negli occhi degli italiani gridando al complotto dei giudici:
La capogruppo del PD in commissione Affari Costituzionali alla Camera, Simona Bonafè, amplia il concetto di Zaratti ricordando quanto l'Italia abbia speso per i due CPR albanesi. È soltanto un leitmotiv da propaganda ricordare che l'esternalizzazione della gestione delle frontiere, così come concepita da Meloni, abbia interessato tanti in Europa: per i contribuenti italiani resta solo uno spreco di soldi pubblici.
In cosa possa consistere il nuovo "Dl Albania" ipotizzato da Foti è ancora presto per dirlo e mancano gli elementi per stabilirne i contorni. Si può pensare che dal governo cerchino ancora una volta un'assicurazione legislativa contro cavilli e codicilli vari segnalati e utilizzati anche dalla Corte d'Appello di Roma per far tornare i 43 migranti che a fine gennaio sarebbero dovuti arrivare in Albania.
???????????????? Ho ricevuto l’ambasciatore della Repubblica Federale di Germania, Hans-Dieter Lucas. Un proficuo incontro sulle politiche europee nazionali, dall’immigrazione al Piano Mattei. Abbiamo inoltre ribadito la profonda amicizia tra Italia e Germania, due Paesi fondatori dell’Ue pic.twitter.com/l4pCF8dMgf
— Tommaso Foti (@TommasoFoti) February 4, 2025
Proprio la Corte, basandosi anche su casi analoghi giudicati dalla Consulta, il 31 gennaio 2025 aveva motivato la sua azione ricordando come bisogni attendere la decisione della Corte di Giustizia europea.
Il 25 febbraio la Corte UE dovrà pronunciarsi sui criteri che gli Stati europei devono seguire per definire un Paese sicuro: come ricordato spesso da esponenti meloniani, questa è una prerogativa governativa o il governo deve seguire le direttive unitarie? A seguire c'è un'altra questione: se alcune prerogative dei cosiddetti "paesi sicuri" non sono rispettate, è possibile per una persone tornare in quel paese ed evitare così persecuzioni, maltrattamenti o rischi di morte?
La tentazione del governo, che traspare dalle parole di Foti, è quella di cercare di allungare i termini dello scontro producendo un'altra normativa nazionale che i tribunali italiani dovranno poi verificare se confliggente con quella europea.
Preoccupazioni sulle parole di Foti: il ministro Tommaso Foti ha accennato alla preparazione di un nuovo DL Albania riguardante la gestione dei migranti, suscitando critiche dalle opposizioni che accusano il governo di voler "scegliere leggi e giudici" a proprio favore.
Le opposizioni attaccano il governo: partiti come il PD e Alleanza Verdi e Sinistra criticano l'operato del governo, sostenendo che la gestione della questione migranti sia un modo per guadagnare consensi a breve termine e che i costi delle strutture in Albania siano uno spreco di denaro pubblico.
Riflessioni sulla Corte di Giustizia europea: il governo italiano si prepara ad un possibile intervento legislativo prima della sentenza della Corte UE prevista per il 25 febbraio, che dovrà stabilire i criteri per definire un "paese sicuro" e le regole per il rimpatrio dei migranti.