17 Feb, 2025 - 15:43

Minacce dalla Russia: ecco cosa ha detto Mattarella a Marsiglia per far arrabbiare Putin

Minacce dalla Russia: ecco cosa ha detto Mattarella a Marsiglia per far arrabbiare Putin

Non è la prima volta che il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella si era espresso contro l'invasione che la Russia, nel febbraio 2022, scatenò contro l'Ucraina. Mentre sembra tutto pronto per un colloquio tête-à-tête fra i Vladimir Putin e Donald Trump, con l'Unione Europea messa in disparte in queste trattative diplomatiche, ci ha pensato Mattarella a far sentire ancora una volta lo sdegno di gran parte delle popolazioni europee contro ciò che ha causato la Russia.

A Marsiglia il massimo rappresentante dello stato italiano ha ricordato come "la storia non è destinata a ripetersi pedissequamente, ma dagli errori compiuti dagli uomini non si finisce mai di apprendere": come nel 1939 la Germania nazista scatenò una guerra predatoria e di conquista contro Polonia e poi Unione Sovietica, così 3 anni fa ha fatto lo stato russo contro quello ucraino.

Dopo alcuni giorni di silenzio, la violenta reazione da parte della portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha promesso che le "parole folli" di Mattarella non sarebbero "rimaste senza conseguenze". Tutti i partiti italiani si sono stretti attorno al capo dello stato, chiedendo al governo di intervenire.

Perché il discorso di Mattarella ha fatto arrabbiare la Russia?

La figura del capo di stato cambia a seconda del paese che si analizza. In alcuni ha un ruolo decisivo nell'orientamento della sua attività, decidendo anche il primo ministro, come succede in Francia; in altri spesso è stato definito come "cerimoniale", facendo da arbitro con le sue prerogative in momenti di impasse del governo di turno.

In Italia la lunga presidenza di Sergio Mattarella scadrà nel 2029, ma nel frattempo continua a far sentire la propria voce contro ciò che sta succedendo in Europa. La decisione degli Stati Uniti di avviare colloqui con la Russia coinvolgendo al minimo l'Ucraina e per nulla l'UE ha lasciato un segno profondo, tanto grave da far pensare a molti che da un "ordine basato sulle regole" si sia tornati all'applicazione della legge del più forte.

Anche se non commentando direttamente questi ultimi sviluppi diplomatici, Mattarella ha voluto ancora una volta indicare che è stata la Russia ad aggredire l'Ucraina e che le sue giustificazioni "storiche" non reggono ad un'approfondita analisi.

Il passaggio più delicato e irricevibile, agli occhi dei media e dei politici russi, è stato però quello in cui il capo di stato italiano ha equiparato la Russia al Terzo Reich. Come Adolf Hitler decise di prendersi con la forza le terre abitate da parlanti la lingua tedesca e poi lo "spazio vitale" ad est, allo stesso modo Putin ha spiegato le motivazioni dell'"operazione militare speciale" considerando lo stato ucraino come un artificio storico senza alcuna legittimità.

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Fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi; fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura. Spesso gli squilibri che affiorano hanno radici remote negli strascichi lasciati dai conflitti del passato. Oppure corrispondono a pulsioni, ad ambizioni di attori che ritengono di poter giocare una partita in nuove e più favorevoli condizioni, con l'attenuarsi delle remore rappresentate dalle possibili reazioni della comunità internazionale.

Zakharova attacca: "Parole folli dal paese in cui è nato il fascismo"

Mattarella si era recato a Marsiglia il 5 febbraio 2025 per ricevere l'onorificenza accademica di Dottore honoris causa dall'Università di Aix-Marseille. Un momento ufficiale che era slegato, come accennato, agli sviluppi nel conflitto russo-ucraino ma agli occhi della diplomazia russa un tale "affronto" non poteva restare impunito.

Una decina di giorni dopo si è fatta sentire la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, non nuova ad esternazioni dirompenti e dal contenuto violento nei confronti dell'Occidente e, nel caso, di alcuni paesi nello specifico. Questa volta è toccato all'Italia, che per Zakharova non è nella posizione per dare lezioni (storiche o meno) a nessuno.

Patria di uno dei primi regimi totalitari al mondo, il fascismo, l'Italia si rese parte attiva dell'invasione nazista contro l'Unione Sovietica nel 1941. Il Corpo di spedizione italiano in Russia (CSIR) rimase coinvolto in azioni belliche fino al gennaio 1943, quando gli attacchi sovietici e l'equipaggiamento inadeguato costrinsero i soldati ad un lungo e penoso rimpatrio (come testimoniato dai racconti di Emilio Lussu).

Sulla base di questi elementi la portavoce russa si è lamentata che nessuno in Italia si sia scandalizzato per il discorso pronunciato in Francia da Mattarella, specie considerando che "27 milioni di persone" si sono sacrificate in Unione Sovietica per respingere l'invasione nazista. La parte più gravida di conseguenze viene esplicitata da Zakharova come una (non) velata minaccia: "Questa non può e non potrà mai rimanere senza conseguenze".

La politica italiana si stringe attorno a Mattarella

Oggi 17 febbraio le conseguenze si sono fatte sentire. Sono stati sferrati diversi attacchi hacker contro i sistemi informatici di svariati enti statali e aziende italiane, fra le quali spicca la banca Intesa Sanpaolo. Un gruppo hacker russo ha rivendicato l'azione e l'ha collegata esplicitamente alle parole del presidente della Repubblica italiano.

Da destra come da sinistra molti politici hanno espresso la propria solidarietà e la propria vicinanza politica a Mattarella. Nessuna reazione ufficiale da parte del Quirinale, che ha fatto sapere tramite fonti ufficiose che il discorso pronunciato a Marsiglia contiene in sé tutti gli elementi per rispondere adeguatamente a Zakharova.

Manca però una posizione ufficiale e univoca da parte del governo, che ancora non si è fatto sentire per bocca del ministro degli Esteri Antonio Tajani o della Difesa Guido Crosetto. La Lega da parte sua ha espresso considerazioni tanto generiche da far pensare a qualcuno che la sua vicinanza (anche finanziaria) a Russia Unita - il partito di Putin - non sia ancora terminata.

I tre punti salienti dell'articolo

  • Mattarella critica la Russia: il presidente italiano ha ripetuto la sua condanna contro l'invasione russa dell'Ucraina, paragonando l'aggressione russa al comportamento della Germania nazista del 1939, scatenando la rabbia di Mosca, che ha accusato l'Italia di dimenticare il proprio passato fascista.

  • La reazione della Russia e le minacce di Zakharova: Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha definito le dichiarazioni di Mattarella "folli" e minacciato conseguenze, ricordando l'invasione nazista dell'Unione Sovietica e il sacrificio di milioni di vite.

  • Solidarietà politica in Italia e attacchi hacker: nonostante le minacce russe, i partiti italiani si sono uniti attorno a Mattarella. Tuttavia, l'Italia ha subito attacchi hacker, rivendicati da gruppi russi, come risposta alle parole del presidente. La mancanza di una posizione ufficiale del governo italiano ha suscitato preoccupazione.

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Pasquale Narciso
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