Ennesimo errore determinante, ennesimo risultato falsato da un VAR che dovrebbe aiutare, ma invece continua a lasciare numerosi dubbi ai tifosi e al mondo del calcio. Quanto accaduto ieri nell'anticipo di Serie A Lecce-Udinese lascia molte perplessità anche ad arbitri ed esperti, che si sono riversati nelle ultime ore sul web per esprimere il proprio disappunto.
Il Lecce esce sconfitto dal match al Via del Mare contro un'Udinese corsara, che ha poche occasioni ma le sfrutta bene. L'unica postilla riguarda proprio il gol del vantaggio: un rigore molto dubbio che è stato valutato per qualche minuto dal VAR, che a sua volta ha chiamato al monitor l'arbitro Bonacina. Quando dalla sala viene chiamato in causa l'arbitro, ormai lo abbiamo imparato, al 90 per cento è un rigore assegnato.
È il 25esimo minuto: l'Udinese si affaccia pericolosamente nell'area di rigore dei padroni di casa. Gabi Jean riesce a intercettare un pallone nell'area piccola e a superare Lovric in corsa per poi mettere il pallone in calcio d'angolo. Un normale contrasto di gioco che non impensierisce minimamente gli spettatori, tanto meno i guardalinee e il direttore di gara. Il gioco prosegue per un paio di minuti, mentre Thauvin rimane a terra tra i fischi del Via del Mare, che invita il giocatore a rialzarsi dopo il piccolo contrasto con il difensore del Lecce.
Arriva un minuto più tardi l'insolita chiamata del VAR, che invita Bonacina ad andare a rivedere un presunto fallo in area di rigore. Bastano dieci secondi al direttore di gara per confermare la decisione di Guida dal box: è rigore per i friulani. Fa effetto la reazione dello stadio, che si infiamma e inizia a lanciare oggetti dagli spalti in segno di protesta contro una decisione che fino a qualche minuto prima nessuno si sarebbe aspettato.
La polemica si infiamma ulteriormente quando Lucca, Thauvin e Sanchez impiegano letteralmente cinque giri d'orologio per decidere chi batterà il rigore, tutto questo mentre la Curva fischia insistentemente e chiede al direttore di gara di prendere provvedimenti contro i giocatori dell'Udinese. Alla fine, a timbrare l'1-0 è Lucca, che dal dischetto tira un destro forte all'incrocio e batte Falcone.
Anche l'ex arbitro Gianpaolo Calvarese ci tiene a lasciare la sua opinione su Instagram:
Il rigore è solo la punta dell'iceberg di un arbitraggio discutibile: Kevin Bonacina ha dimostrato di non avere polso in un match delicatissimo. Dalla tribuna stampa insorgono i giornalisti che gridano allo scandalo, mentre lo stadio continua a mugugnare e a fischiare il direttore di gara.
Dopo l'ingresso di Berisha per il Lecce, il giocatore subisce tre falli nel giro di cinque minuti: il giocatore bianconero Bijol commette due falli da ammonizione sul centrocampista albanese del Lecce, e lo stadio insorge ancora per incitare l'arbitro a cacciare il secondo giallo. Cartellino che, però, non arriva, nell'incredulità generale dello stadio salentino.
Sono già due o tre settimane che le discussioni sull'utilizzo del VAR si sono aggravate, portando sempre più protagonisti del calcio italiano a esporsi contro l'uso inappropriato di un mezzo che dovrebbe aiutare, e invece sta penalizzando in più di qualche occasione. Il calcio è uno sport molto fisico e spesso i contrasti di gioco fanno parte del corso naturale delle partite.
Ma a quanto pare l'utilizzo del VAR non tollera più nemmeno dei contatti leggeri, e basta che un giocatore si metta a recitare un po' per aver subito una botta immaginaria, per portare all'assegnazione di provvedimenti estremi. In tal senso dovrebbero arrivare subito dei provvedimenti, per snellire delle pratiche che oramai stanno diventando troppo goffe.
Il direttore di gara, inoltre, è stato troppo condizionato dalle chiamate della sala VAR e non si è dimostrato all'altezza di una direzione così delicata.