Come sta Papa Francesco? È la domanda che da giorni tiene in ansia i fedeli di tutto il mondo.
Le condizioni di salute del Santo Padre sono costantemente sotto i riflettori e oltre a tenere tutti con il fiato sospeso generano – come prevedibile – speculazioni e fake news. Forse proprio per evitare il proliferare di false notizie, il Pontefice ha chiesto ai medici di non nascondere nulla sulle sue condizioni di salute nei loro bollettini quotidiani.
Ci sono poi le note ufficiali della sala stampa vaticana che tendono a spegnere eventuali allarmismi e a rassicurare sulla degenza di Bergoglio.
Il Papa è costantemente monitorato e il suo quadro clinico è in continua evoluzione. Al momento le uniche certezze sono che resta in prognosi riservata e che probabilmente la degenza sarà più lunga dei sette giorni ipotizzati a causa di una insufficienza renale che è intervenuta a complicare il quadro.
Papa Francesco è al suo decimo giorno di ricovero per una polmonite bilaterale presso il policlinico Gemelli di Roma.
Nel bollettino odierno – lunedì 24 febbraio 2025 – la Sala stampa della Santa Sede ha fatto sapere che la notte di domenica “è trascorsa bene, il Papa ha dormito e sta riposando".
???? La notte è trascorsa bene, il Papa ha dormito e sta riposando#VaticanNewsIT@HolySeePress
— Vatican News (@vaticannews_it) February 24, 2025
Nell'ultimo bollettino medico, diramato nella serata di domenica, è stato evidenziato che le condizioni del Santo Padre 'permangono critiche', pur non avendo presentato ulteriori crisi respiratorie dopo quella di sabato 23 febbraio, che aveva fatto temere il peggio a causa dell'improvviso peggioramento della situazione
“Ha effettuato le due unità di emazie concentrate con beneficio e con risalita del valore di emoglobina. Stabile è rimasta la piastrinopenia”.
Gli esami e gli accertamenti a cui è stato sottoposto nella giornata di domenica hanno,tuttavia, evidenziato una 'lieve insufficienza renale' che complica il quadro clinico.
Francesco ha ancora bisogno dell'ossigenoterapia ad alti flussi attraverso le cannule nasali per facilitare la respirazione.
Il quadro resta complesso e i medici non sciolgono la prognosi. A preoccupare l'insorgenza di nuove problematiche.
La Santa Sede comunica che Bergoglio 'continua a essere vigile e ben orientato' alternando momenti di riposo a letto e in poltrona, ma chiarisce anche che è necessario attendere il riscontro delle terapie farmacologiche e che la prognosi che resta riservata.
Si allungherà presumibilmente anche la durata della degenza, che in un primo momento si era ipotizzato potesse concludersi alla fine della settimana.
Sabato scorso, nel briefing con la stampa sulla prima settimana di ricovero del Pontefice, il dottor Sergio Alfieri, direttore del Dipartimento medico-chirurgico del Policlinico Gemelli e responsabile dell'equipe del Gemelli, aveva sottolineato che il Papa non è ancora fuori pericolo.
“In questo momento non è in pericolo di vita, ma la situazione è realisticamente questa. È aperta la porta a tutte e due le possibilità”.
Nelle ultime ore a destare preoccupazione è intervenuta anche l'insorgenza di un'insufficienza renale evidenziata dagli ultimi accertamenti a cui è stato sottoposto il Pontefice.
Le prossime ore saranno determinanti per stabilire se tale complicanza sia conseguenza delle patologie già accertate o se siano un campanello d'allarme di altre problematiche.
Il pericolo da scongiurare, come evidenziato anche dall'equipe medica del Gemelli, è quello di una sepsi, ovvero, il diffondersi dell'infezione nel sangue.