Dan Bongino, noto ex conduttore di Fox News e podcaster ultraconservatore, oggi, lunedì 24 febbraio 2025, è stato nominato dal presidente americano Donald Trump come vice direttore dell'Fbi, un incarico che di solito viene riservato a professionisti con anni di esperienza nel settore.
Annunciato direttamente sui social da Trump, attraverso il suo canale Truth Social, il presidente ha espresso un entusiastico supporto per Bongino: “Dan Bongino, un uomo con un amore e una passione incredibili per il nostro Paese, è stato nominato prossimo vice direttore dell'Fbi. Un uomo che è pronto a rinunciare a tutto per servire l'America”.
Trump ha anche lodato Bongino per il suo lavoro nei servizi di polizia e per il suo passato come agente speciale del Secret Service, nonché per il suo attuale successo come podcaster di estrema destra.
La nomina di Bongino non richiede l’approvazione del Senato, il che ha sollevato ulteriori interrogativi riguardo la trasparenza e la legittimità dell'incarico. In effetti, Bongino, che non ha una carriera consolidata nell'ambito delle forze dell'ordine a livello federale, è noto più per le sue posizioni politiche che per le sue competenze professionali nel campo dell'intelligence.
Questa scelta ha sollevato molte critiche e timori all’interno della comunità di intelligence.
La nomina di Bongino ha destato preoccupazione anche tra esperti di intelligence, dato che l’uomo non ha mai ricoperto ruoli di leadership nell’Fbi.
Bongino, tuttavia, ha sempre sottolineato la sua carriera nei servizi di polizia e come guardia del corpo di presidenti come George W. Bush e Barack Obama. La sua esperienza diretta con la sicurezza e la sua conoscenza della politica nazionale sono aspetti che Trump ha elogiato pubblicamente, nonostante le perplessità di alcuni esperti del settore.
Il nuovo vice direttore dell'Fbi ha difeso la sua nomina e ha promesso che sotto la sua guida l'agenzia di intelligence e sicurezza interna riporterà l’equità, la giustizia, e l’ordine in America. Questi argomenti sono in linea con il programma conservatore che Bongino ha alimentato nel corso degli anni, sostenendo che le istituzioni americane sono ormai fuori controllo e necessitano di un cambiamento radicale.
Dan Bongino, classe 1974, è nato e cresciuto a New York, nel Queens. La moglie si chiama Paula Andrea, è colombiana, nata nel 1979: hanno due figlie. Proviene da una famiglia di origini italiane.
Oltre alla sua carriera nelle forze dell'ordine, Bongino ha guadagnato una vasta popolarità come commentatore politico di destra. Con il suo podcast "The Dan Bongino Show", che ha raggiunto la 56esima posizione tra i podcast più ascoltati su Spotify, è diventato una delle voci più influenti dell'ultradestra americana.
Le sue critiche feroci all'Fbi e al Dipartimento di Giustizia, unitamente alla sua posizione a favore di Trump, lo hanno trasformato in un simbolo del movimento conservatore radicale.
Bongino non ha esitato a criticare aspramente l'Fbi, accusandolo di mentire riguardo a diversi eventi, come il caso degli ordigni esplosivi piazzati nelle vicinanze delle sedi del partito repubblicano e democratico durante l’assalto del 6 gennaio 2021.
In particolare, aveva definito "un abominio" l'indagine sull'ex presidente Trump riguardo ai documenti secretati trovati a Mar-a-Lago, chiedendo un licenziamento immediato di tutti gli agenti coinvolti.