Tutto da rifare: se Simone Inzaghi aveva provato a mettere mano al taccuino per studiare i prossimi avversari di Champions agli ottavi di finale, ora bisognerà cambiare piano, anche se il prossimo match sarà tra dieci giorni, e il tecnico nerazzurro potrebbe studiare il suo nuovo avversario per bene.
Robin Van Persie ha curriculum, personalità e modalità di gioco diverse dai due predecessori; in più c'è la passione che spinge l'ex numero 9 olandese a far bene al club di cui è stato sempre innamorato.
Oltre alle insidie già offerte dalle squadre olandesi, ora se ne aggiunge un'altra per l'Inter, soprattutto perché non è mai facile giocare contro una squadra che ha cambiato da poco linea tecnica e staff.
Le ultime settimane, in realtà, sono state particolarmente turbolente per il club biancorosso, che ha vissuto un terremoto a livello dirigenziale e, va da sé, anche tecnico. Il primo trauma per la squadra si è verificato non troppo tempo fa, a pochi giorni dall'andata dei playoff di Coppa contro il Milan di Conceição: via Brian Priske e il suo staff, dentro (anche se momentaneamente) Pascal Bosschaart, tecnico preso in prestito dalle giovanili, a cui è stato addossato tutto il peso di gestire la delicata doppia sfida contro i rossoneri.
Sfida che l'allenatore ha saputo gestire nel migliore dei modi, dato l'inaspettato passaggio del turno da parte del club. Un risultato sorprendente, che ha dimostrato la forza di una squadra sotto nuovi stimoli. Sembrava una favola in piena regola, ma la dirigenza, seppur gli ottimi risultati dell'allenatore esordiente, non ha deciso di confermarlo, ritenendo necessaria una figura più esperta per proseguire il cammino in Champions e in campionato.
Ed ecco che la scelta è ricaduta proprio su una leggenda del Feyenoord, un giocatore innamorato di quella squadra, che ha sempre manifestato la volontà di volerla allenare: Robin Van Persie. L'ex attaccante, leggenda del club e della nazionale olandese, ha maturato esperienza in altri club, dove è cresciuto a livello dirigenziale proprio tra le fila biancorosse.
La leggenda olandese ha firmato un contratto che lo lega al club fino al giugno del 2027, con l'obiettivo di portare il club a nuovi traguardi. Oltre ai consueti impegni di campionato, il nuovo tecnico avrà una bella gatta da pelare: il doppio confronto agli ottavi di Champions League contro l'Inter di Simone Inzaghi, che quest'anno è una delle favorite per il titolo.
Van Persie avrà il compito di dare stabilità alla rosa e sfruttare la sua esperienza internazionale per affrontare al meglio la fase a eliminazione diretta. L'Inter, allora, dovrà guardarsi bene dal sottovalutare il gioco molto più offensivo proposto dall'ex attaccante. Un gioco che si è sempre dimostrato fluido.
Tutte le squadre che l'olandese ha allenato hanno assimilato il credo del campione, con molto coraggio, intensità e determinazione proposte. Forse è proprio per questo che il club ha deciso di riporre la massima fiducia in lui.
Salvo imprevisti, in vista della partita d'andata contro il Feyenoord, i nerazzurri dovrebbero essere al completo, eccetto in porta, dove probabilmente l'assenza di Sommer si protrarrà fino a fine marzo. In attacco il recupero completo di un giocatore vitale come Marcus Thuram, che farà coppia con l'insostituibile Lautaro Martinez.
I nerazzurri, tra l'altro, sono reduci da una vittoria di personalità contro il Genoa di Vieira: un trionfo tutt'altro che scontato, e che, approfittando della sconfitta amara del Napoli in casa del Como, ora porta l'Inter in vetta alla classifica e permette alla formazione meneghina di poter lavorare con più tranquillità alle coppe, compresa la sfida contro la Lazio di domani sera.