L’invio di truppe italiane in Ucraina è il nuovo fronte di scontro interno al Governo.
L’Italia manderà i nostri soldati in Ucraina? Fratelli d’Italia e Forza Italia sono favorevoli all’invio di truppe a Kiev, ma solo a determinate condizioni, mentre la Lega è decisamente contraria.
Non è una novità che nel governo ci siano sensibilità diverse in merito al conflitto russo-ucraino, soprattutto sull’appoggio al governo di Kiev e alle sanzioni a Mosca. Tuttavia dopo la brusca accelerata impressa dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, potrebbe essere necessario fare scelte impopolari.
Al momento la Lega, seppur con diversi mugugni, quando si è trattato di votare i pacchetti pro Ucraina ha sempre seguito le direttive di Governo; è tutto da vedere se lo farà anche se si tratterà di decidere se inviare soldati italiani a Kiev.
L’ipotesi di un invio di truppe europee, e di conseguenza anche italiane, in Ucraina sembra essere diventata molto più concreta con il passare dei giorni e con la necessità dell’UE di ritagliarsi un ruolo nelle trattative di pace tra Trump e Putin.
Vediamo, allora, quanto di concreto c’è nell’ipotesi di un impegno militare italiano diretto in Ucraina.
L’ipotesi di un impegno militare italiano in Ucraina è sul tavolo. L’UE è pronta a inviare un contingente europeo di pace a Kiev composto da militari di tutti gli stati membri. Si tratterebbe, quindi, di una missione di pace, successiva al raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco.
Il governo italiano sarebbe pronto a discuterne. Ieri il sottosegretario al Consiglio dei ministri Giovanbattista Fazzolari ha chiarito che al momento non è previsto un invio di truppe italiane su territorio ucraino, ma che in un contesto di pace se potrebbe discutere anche in Italia.
A dettare le condizioni per l’invio di soldati italiani in Ucraina, è intervenuto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha chiarito che il Governo valuterebbe un impegno di questo tipo solo in questi casi:
ha dichiarato Tajani che poi ha anche chiarito:
Invio soldati italiani in #Ucraina , il vicepremier, Antonio #Tajani, chiarisce:
— Tag24 (@Tag24news) February 26, 2025
“Prima bisogna arrivare alla pace. Credo che la soluzione migliore sia una presenza sotto la guida Onu decisa dal Consiglio di sicurezza ". pic.twitter.com/ReOt8r3l2m
Per Tajani è prematuro parlarne, e in ogni caso ieri dal Cremlino hanno fatto sapere di non essere in alcun modo disponibile ad accettare truppe europee a Kiev.
Il governo italiano, tuttavia, non esclude a priori la partecipazione dei nostri militari a una missione di pace dell’ONU, mentre è contrario alle ipotesi di contingenti Nato o europei.
La posizione ufficiale del governo, per quanto prudente, non piace alla Lega del vicepremier Matteo Salvini, che è contrario a qualsiasi coinvolgimento di militari italiani in Ucraina e sposa la lettura trumpiana del conflitto, non perdendo occasione di sottolinearlo creando tensioni in maggioranza.
"Oltre alla Lega, anche il Movimento 5 Stelle, con l’ex premier Giuseppe Conte, si è detto contrario all'invio di militari italiani nella regione del conflitto, così come all'invio di armi e aiuti, figuriamoci dei soldati.
Al momento, comunque, questo resta un problema della maggioranza e nessuno nel centrodestra sembra disposto a togliergli le castagne dal fuoco.
L’ipotesi, infine, è stata rilanciata in mattinata dalla Casa Bianca. Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha affermato che sarà necessario inviare in Ucraina un contingente di mantenimento della pace accettabile per tutte le parti.