Javier Dorado Bielsa, era questo il suo nome completo, ma a Madrid lo chiamavano solo Dorado, anche per la folta chioma di capelli che aveva in testa: avrebbe potuto avere un futuro roseo come allenatore o dirigente, e invece si è spento oggi, a soli 48 anni, dopo aver lottato a lungo contro la malattia che non gli ha lasciato scampo.
Ex Real e Sporting Gijón, era proprio nella capitale spagnola che il difensore spagnolo aveva lasciato il segno, conquistando il massimo titolo europeo con i Blancos. In molti stentano ancora a credere alla notizia della sua morte, poiché lo stesso Dorado aveva deciso di esporsi recentemente nella lotta contro la malattia, e nessuno poteva aspettarsi un simile verdetto, per lo meno così presto.
L'ex giocatore della Liga spagnola era affetto da un'aggressiva forma di leucemia: da tempo lottava contro la malattia, che lo aveva colpito la prima volta già nel 2018. Allora Dorado aveva superato brillantemente il ciclo di cure ed era riuscito a sconfiggere il brutto male.
Quando sembrava essere scampato al peggio, la malattia è tornata più forte di prima nel 2022 e ha segnato solo l'inizio di un lungo calvario, contro il quale l'ex canterano del Real ha lottato finché ha potuto. Nelle sue ultime apparizioni l'ex difensore centrale ha stentato ad esporsi, e infatti nessuno avrebbe mai potuto credere a delle conseguenze così serie.
Quello che in pochi sapevano era che negli ultimi mesi le sue condizioni erano peggiorate progressivamente, fino a costringerlo ai minimi termini. Il triste epilogo è arrivato in mattinata e in poche ore tutto il mondo ha appreso dell'accaduto. La notizia è ancora più d'impatto se si pensa alla giovane età di Dorado: solo 48 anni. Solo poco tempo fa l'ex Real si era aperto alla stampa, parlando per la prima volta di un "incubo" che doveva essere affrontato presto per ritrovare la tranquillità.
Lo spagnolo e il Real hanno sempre avuto un bellissimo legame, sin dall'infanzia del giocatore: Dorado, infatti, è cresciuto nelle giovanili dei Blancos; non solo, perché con i capitolini si è laureato anche campione d'Europa, vincendo la Champions League contro il Valencia nella stagione 1999-00, seppur non ricoprendo un ruolo da protagonista, ma guadagnando comunque qualche presenza.
Un ricordo che il club della capitale non potrà mai cancellare dalla memoria: infatti, il profilo social del Real è stato uno dei primi a diffondere l'annuncio della triste scomparsa del difensore.
Il club spagnolo è apparso incredulo davanti alla tragedia, che ha scosso non solo il calcio spagnolo, ma anche quello mondiale.
Seppur il giocatore sia rimasto legato ai madrileni, non è riuscito a trovare spazio nella stagione successiva alla vittoria della Champions. Nel 2000 ha deciso di cambiare aria ed è stato acquistato dallo Sporting Gijón, che all'epoca militava in Segunda División, la Serie B spagnola.
Il giocatore ha trascorso quattro anni nel club asturiano, dove ha trovato molta continuità, diventando uno dei protagonisti della formazione titolare. Il difensore ha disputato più di cento partite con il Gijón, diventando uno dei pilastri della squadra, soprattutto con un nuovo ruolo di terzino sinistro.
Uno dei principali rimpianti di Dorado, tuttavia, è stato quello di non aver mai raggiunto la promozione in Liga con il club biancorosso. Tuttavia, nonostante la mancanza di successi concreti con il club, lo spagnolo ha trascorso lì la sua esperienza più significativa, che lo ha lanciato definitivamente nel calcio professionistico e lo ha consacrato come giocatore.
Anche dopo la scomparsa, Gijón ricorderà la sua folta chioma dorata per sempre.