01 Mar, 2025 - 17:54

L'ex Juve Nico Hidalgo muore a soli 32 anni: quali le cause?

L'ex Juve Nico Hidalgo muore a soli 32 anni: quali le cause?

Il lutto nel mondo dello sport è sempre qualcosa di difficile da accettare, specie quando si tratta di atleti che hanno sempre condotto una vita sana, svolto perenne attività fisica e portato avanti una quotidianità equilibrata. Un duro colpo per questo sport, che in pochi giorni perde un altro calciatore spagnolo, dopo la morte di Javier Dorado. La causa della morte è analoga: si tratta di un brutto male con cui l'atleta ha lottato per molto tempo e che lo ha costretto ad allontanarsi gradualmente dai campi da calcio.

Tutti i club in cui ha giocato hanno espresso immediatamente il proprio cordoglio ai familiari della vittima. Qual è stata la causa della sua morte?

Nico Hidalgo, causa della morte

L'ex centrocampista ed esterno destro spagnolo è morto a soli 32 anni dopo aver lottato per molto tempo contro una forma aggressiva di cancro ai polmoni. La notizia ha scosso in maniera significativa i club in cui ha giocato, tra cui Granada, Racing Santander e Cádiz, che gli hanno reso omaggio sui propri canali ufficiali.

Nel 2021, mentre giocava nel suo ultimo club, l'Extremadura, gli fu diagnosticato il tumore: la malattia lo costrinse a interrompere la carriera calcistica nel 2022, poiché il giocatore doveva concentrarsi sulle cure per cercare di combattere il male e tornare presto a giocare. Nonostante i numerosi trattamenti messi in atto negli ultimi anni, però, il cancro è peggiorato progressivamente, non lasciando scampo a Hidalgo.

Chi era Nico Hidalgo?

Lo spagnolo era considerato un esterno destro rapidissimo, che iniziò a mettersi in luce con il team B del Granada, in Segunda División B. Il suo talento gli valse il debutto anche in Coppa del Re con la prima squadra, sotto la guida di Joaquín Caparrós. Quell'anno il Granada entrò nei sedicesimi di finale contro il Córdoba. Dopo l'ottima stagione con il Granada B, passò al Cádiz CF, in Segunda División, dove trascorse due anni.

Nel 2018/2019, in cerca di maggiore minutaggio, continuò la sua esperienza in Segunda B, dove fu trasferito in prestito al Racing Santander: con il club fu protagonista della promozione in Segunda División, diventando un vero e proprio punto di riferimento, totalizzando 34 presenze, di cui ben 31 da titolare.

Fu proprio il Racing a dargli più fiducia, acquistandolo a titolo definitivo dal Cádiz, ma anche qui la sua esperienza in Segunda non fu del tutto felice come ci si aspettava: in una stagione difficile, in cui si alternarono più allenatori, il giocatore faticò a trovare spazio, anche a causa dell'arrivo di altre pedine preferite dal tecnico.

Non tutti lo ricordano, ma nel lontano 2014 il giocatore fu molto vicino a esordire in Italia: fu proprio la Juve di Marotta e Paratici ad acquistarlo dalla Spagna per dargli una chance tra le fila bianconere. Purtroppo, anche qui l'esterno destro non riuscì neppure a giocarsi le sue carte, poiché la Vecchia Signora non lo inserì mai nella rosa della prima squadra.

In quegli anni, effettivamente, la concorrenza alla Juve era alta, e il giocatore non era riuscito a impressionare Massimiliano Allegri.

Perché il calcio ricorderà Hidalgo?

Lo spagnolo verrà ricordato non solo per la sua velocità e la sua dedizione in campo, ma soprattutto per la forza con cui ha affrontato la battaglia per sconfiggere la malattia. La storia di Hidalgo è quella di un giocatore che, pur senza aver raggiunto le vette del calcio mondiale, ha lasciato un segno indelebile nei club in cui ha giocato e nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo.

Intanto si invoca il minuto di silenzio nella prossima giornata per ricordare il giocatore tragicamente scomparso.

AUTORE
foto autore
Luca Liaci
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE