03 Mar, 2025 - 13:28

Macron provoca Meloni: era meglio Draghi, ecco la stoccata all’Italia

Macron provoca Meloni: era meglio Draghi, ecco la stoccata all’Italia

Il focus dell’intervista è tutto su Europa, sicurezza europea e sostegno a Kiev, ma in un passaggio della lunga intervista rilasciata al quotidiano “Il Foglio”, il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato dell'Italia.

Parole al miele, che però sembrano nascondere pungenti stoccate all’Italia e alla posizione di Giorgia Meloni in merito al sostegno all’Ucraina e ai rapporti con Usa e UE.Una provocazione che non può essere sfuggita a chi è abituato a leggere tra le righe delle ponderate dichiarazioni ufficiali dei leader mondiali.

Ecco cosa ha detto il presidente francese Emmanuel Macron e perché, questa mattina, a Giorgia Meloni sarà andata di traverso la colazione.

Cosa ha detto il Macron sull’Italia e su Meloni?

Il passaggio è breve, ma di quelli destinati a indirizzare il prosieguo dei rapporti diplomatici tra due Stati.

Nella lunga intervista del quotidiano “Il Foglio” al presidente francese Emmanuel Macron sul vertice UE di Londra, di domenica 2 marzo, c’è anche un passaggio che riguarda l’Italia che non avrà fatto piacere a Giorgia Meloni.

Un passaggio che sottintenderebbe una pesante critica alla posizione assunta dal Governo italiano sulla questione Ucraina e in cui si chiama in causa il ‘primo della classe’ per eccellenza quando si parla di presidenti del Consiglio italiani, ovvero, Mario Draghi.

Parlando dell’Italia, Macron ha detto che l’Europa ha bisogno dell’Italia, ma di un’Italia

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“forte che agisca al fianco di Francia e Germania, nel concerto delle grandi nazioni. È necessario che l’Italia sia al nostro fianco e che si impegni in questo percorso e che lo faccia da grande paese europeo, sulla scia di quanto ha fatto Mario Draghi. In questo momento dobbiamo restare uniti”.

A prima vista niente di che, un appello da alleato ad alleato per fare fronte comune dinanzi a una minaccia più grande. Un appello che, tuttavia, assume anche il tono dell’insinuazione.

Già il solo fatto che il leader di uno stato europeo senta il bisogno di appellarsi a una collega sua pari circa la fedeltà alla causa europea, sottende di per sé l’insinuazione che ci sia qualcosa di più.

Era meglio Draghi, una provocazione per Giorgia Meloni?

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“Sulla scia di quanto fatto da Mario Draghi”.

E' una frase innocente o una provocazione? Dipenda da come la si vuole leggere, fatto sta che si tratta di parole che si prestano a diverse interpretazioni, e la provocazione è tra queste.

La critica a Giorgia Meloni in questa frase sembrerebbe evidente: la premier italiana non starebbe facendo un buon lavoro a differenza del suo predecessore, Mario Draghi, simbolo dell’Italia che sta con l’Europa senza se e senza ma.

Un paragone scomodo che potrebbe far saltare i nervi a chiunque, e che non avrà fatto piacere alla premier italiana, che nelle ultime settimane non è propriamente ben disposta nei confronti del presidente francese. Prima il vertice informale di Parigi a cui è stata costretta a partecipare suo malgrado, poi il viaggio di Macron da Trump di cui Meloni avrebbe chiesto spiegazioni direttamente al premier francese e adesso le dichiarazioni alla stampa italiana.

L’Italia stia con l’UE, ma perché oggi con chi sta?

Il rimando a Mario Draghi, non è l’unica affermazione di Macron che si presta a una doppia lettura.  C’è anche questa:

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“L’Europa ha bisogno dell’Italia, ma di un’Italia “forte che agisca al fianco di Francia e Germania, nel concerto delle grandi nazioni. È necessario che l’Italia sia al nostro fianco e che si impegni in questo percorso”.

Cosa intende, veramente, dire il presidente francese quando ha detto che è ‘necessario che l’Italia si impegni questo percorso’?

Se oggi l’Italia non sta con l’Ue con chi sta? Ed ecco che, dietro l’appello, si nasconde il sospetto dell’insinuazione.

Non sarà, infine, sfuggito alla premier italiana l'approccio muscolare del leader francese e il sottinteso ruolo da comprimario assegnato al governo italiano che, anziché ‘gestire’ le trattative tra UE, Usa e Russia, dovrebbe agire “al fianco di Francia e Germania nel concerto delle grandi nazioni”.

Ruolo che Giorgia Meloni, naturalmente non ha intenzione di interpretare.

Questi, i tre motivi per cui le parole di Macron sull’Italia potrebbero aver infastidito la premier italiana Giorgia Meloni e aperto una nuova fase nei rapporti diplomatici con i cugini francesi.

Le dichiarazioni di Macron sull’Italia in 5 punti:

  1. Provocazione di Macron: Durante un'intervista a "Il Foglio", il presidente francese Emmanuel Macron ha lanciato una critica velata a Giorgia Meloni, paragonando la sua posizione a quella di Mario Draghi in merito alla politica estera italiana, in particolare sul sostegno all'Ucraina.
  2. Critica alla posizione di Meloni: Macron ha affermato che l'Italia deve agire come una "grande nazione europea", come aveva fatto Draghi, insinuando che il governo Meloni non stia seguendo lo stesso percorso, specialmente riguardo alla solidarietà con l'Europa.
  3. L'Italia nel contesto europeo: Il presidente francese ha ribadito che l'Europa ha bisogno di un'Italia "forte" che collabori strettamente con Francia e Germania, sollevando dubbi sul ruolo dell'Italia nell'Unione Europea sotto la guida di Meloni.
  4. Riferimento a Draghi: Il paragone con Mario Draghi, ex-premier italiano molto apprezzato per il suo impegno europeo, è stato visto come una provocazione, suggerendo che Meloni non stia facendo altrettanto bene sul piano internazionale.
  5. Tensioni diplomatiche: Le dichiarazioni di Macron potrebbe alimentare le già esistenti frizioni tra Meloni e il presidente francese, in un contesto di divergenze su temi cruciali come il sostegno all'Ucraina e le alleanze internazionali.

 

 

 

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Maria Rita Esposito
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