04 Mar, 2025 - 13:12

Perché Papa Francesco non appare in pubblico? Cosa succede tra bollettini e teorie cospirazioniste

Perché Papa Francesco non appare in pubblico? Cosa succede tra bollettini e teorie cospirazioniste

Papa Francesco non compare in pubblico dal giorno del suo ricovero presso il Policlinico Gemelli a Roma, avvenuto lo scorso 14 febbraio.

Sono passati diciotto giorni, nel corso dei quali il Santo Padre non si è più mostrato ai fedeli, neanche per un saluto veloce dalla finestra della sua stanza d’ospedale. 
Un’assenza che preoccupa e che alimenta i sospetti sulle reali condizioni di salute del Pontefice. La domanda che il mondo intero si pone, con gli occhi puntati alla finestra al decimo piano dell’ospedale romano, è: come sta il Papa e cosa sta succedendo davvero? Cosa nasconde l’assenza protratta di Francesco dai riflettori?

I bollettini sulla sua salute, diramati quotidianamente dalla sala stampa della Santa Sede, raccontano di un Papa sofferente, ma autonomo nei movimenti, che alterna momenti di riposo a momenti di lavoro seduto in poltrona.

La salute di Papa Francesco, tuttavia, continua a essere al centro di voci e teorie. Tra le più diffuse anche quella secondo la quale il Pontefice sarebbe deceduto nei giorni immediatamente successivi al ricovero e che il Vaticano abbia taciuto la notizia per avere il tempo gestire il complesso protocollo previsto per la morte di un Papa. Una teoria che naturalmente non ha alcun riscontro nella realtà.

Perché il Papa non si fa vedere in pubblico?

I bollettini medici e le note ufficiali diramate dalla Santa Sede nelle ultime due settimane ci raccontano di un Papa Francesco debilitato dalla malattia, una polmonite bilaterale, e dalle crisi respiratorie che spesso rendono necessario il ricorso alla ventilazione meccanica.

I medici mantengono la prognosi riservata, ma dai bollettini emerge un'immagine di Papa Francesco come un Pontefice vigile e autonomo, capace di lavorare e alternare momenti di riposo a letto con attività in poltrona. Negli ultimi giorni, ha nominato nuovi vescovi e convocato un concistoro per la canonizzazione di nuovi santi della Chiesa.

Questo è stato sufficiente per alimentare teorie cospirazioniste che hanno invaso i social. Molti si chiedono perché, quando le sue condizioni di salute glielo consentivano, il Papa non si sia mai affacciato alla finestra della sua stanza d’ospedale né sia apparso sui social per rassicurare i fedeli.

La risposta, in realtà è negli stessi bollettini ufficiali che stanno alimentando sospetti e dicerie. Il Papa è descritto come vigile e orientato, nonostante gli alti e bassi della malattia, ma può interrompere il riposo assoluto prescritto dai medici solo per brevi momenti e solo per spostamenti limitati e attività che non comportino affaticamento. Probabilmente i medici hanno valutato che comparire in pubblico potrebbe comportare un affaticamento inutile e da evitare viste le delicate condizioni di salute di Francesco.
Si tratta di ipotesi, naturalmente, come un’ipotesi è che dietro la scelta di non mostrarsi possa esserci la stessa volontà del Papa.

L’assenza del Papa alla base dei complotti sulla sua salute

Come dicevamo, l’assenza del Papa sta alimentando numerose teorie complottiste. C’è quella secondo cui il Pontefice sarebbe già morto, ma la notizia sarebbe stata taciuta per questioni di organizzazione dal Vaticano. Una fake news priva di qualsiasi base, ma che sta spopolando sui social da giorni.

Non si tratta però dell’unica fantasiosa teoria legata alla salute di Francesco, nei giorni scorsi, infatti, si è parlato a lungo dell'esistenza di una regola che ‘vieterebbe’ a un Papa di morire in ospedale. Una notizia che non trova riscontro in nessun testo di diritto canonico.

Molto suggestiva è, poi, la profezia di Malachia, un falso storico, secondo cui Papa Francesco sarebbe l’ultimo Papa della Chiesa cattolica prima della fine del Mondo. Strettamente connesse alle fake news sulla morte del Papa ci sono quelle relative alla scelta del suo successore che sarebbe già stato scelto e si tratterebbe del segretario di Stato vaticano Pietro Parolin che avrebbe anche scelto il suo nome, ovvero Gregorio XVII.

Le condizioni di Papa Francesco, come sta il Pontefice?

Gli ultimi giorni sono stati molto complicati per il Santo Padre. Dopo la crisi respiratoria di sabato 1° marzo, nella giornata di ieri – lunedì 3 marzo – il Pontefice ha avuto altri due episodi di “insufficienza respiratoria acuta" con conseguente broncospasmo, che hanno reso necessaria la ripresa della ventilazione meccanica non invasiva.

Nel bollettino medico odierno, la sala stampa vaticana ha fatto sapere che il Papa ha dormito tutta la notte, ora prosegue il riposo. La prognosi resta riservata. Le crisi respiratorie preoccupano i medici, ma sarebbero ‘criticità prevedibili’ in un quadro clinico complesso come quello del pontefice. 

Per Papa Francesco, dopo la doppia crisi di ieri, sarà una giornata "dedicata al riposo e alla preghiera". 

Ecco una sintesi dell'articolo in cinque punti:

  1. Assenza in pubblico: Papa Francesco non è comparso in pubblico dal 14 febbraio, giorno del suo ricovero presso il Policlinico Gemelli, suscitando preoccupazioni e speculazioni riguardo alla sua salute.
  2. Condizioni di salute: I bollettini medici indicano che il Papa soffre di polmonite bilaterale e crisi respiratorie, che necessitano di ventilazione meccanica, ma resta vigile, autonomo e in grado di lavorare.
  3. Teorie cospirazioniste: L'assenza del Papa ha alimentato teorie cospirazioniste, tra cui la falsa notizia della sua morte e la speculazione sul suo successore, Pietro Parolin.
  4. Motivazioni dell'assenza: Nonostante alcune attività ufficiali come la nomina di vescovi, la scelta di non mostrarsi pubblicamente potrebbe essere dovuta alla necessità di evitare affaticamenti che potrebbero peggiorare le sue condizioni di salute.
  5. Ultime notizie: Il 3 marzo, Papa Francesco ha avuto un'altra crisi respiratoria, ma adesso la situazione è stazionaria. La prognosi resta riservata, e i medici considerano le sue crisi respiratorie come parte di un quadro clinico complesso.

 

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Maria Rita Esposito
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