04 Mar, 2025 - 17:59

Le piazze pro-Ucraina dividono il centrosinistra: Pd e M5s separati in casa

Le piazze pro-Ucraina dividono il centrosinistra: Pd e M5s separati in casa

Il conflitto in Ucraina continua a dividere il centrosinistra, facendo venire al pettine tutti i nodi di una coalizione che non ha mai preso davvero il volo.

L’indignazione per quanto accaduto alla Casa Bianca la scorsa settimana, durante la conferenza stampa tra il presidente americano Donald Trump e quello ucraino Volodymyr Zelensky, ha imposto a tutti i partiti - a destra e sinistra - di prendere una posizione chiara e netta, facendo emergere le divisioni e differenze.

Il risultato è stato che, quando si è trattato di decidere se scendere in piazza e da che parte stare, le strade degli alleati si sono divise, restituendo la fotografia di un centrosinistra sempre più in crisi di identità. 

La segretaria del Pd Elly Schlein sta faticosamente cercando di tenere la barra dritta e di non deviare dalla strada tracciata negli ultimi mesi, ovvero, quella dell’unità a tutti i costi, ma sta diventando sempre più difficile anche a causa dell’emergere dei malumori interni.

Il risultato è che nelle prossime settimane il centrosinistra scenderà in piazza diviso, con due manifestazioni distinte. La prima è quella promossa per il 15 marzo a Roma dal giornalista di Repubblica Michele Serra a sostegno di Kiev e del suo presidente. La seconda è quella del Movimento 5 Stelle in programma il 5 aprile per chiedere lo stop all’invio di armi all’Ucraina. 

Pacifisti o guerrafondai, la sinistra in crisi d’identità

L’ultima adesione di peso alla manifestazione di promossa da Michele Serra “Una piazza per l’Europa” è stata quella dell’ex segretario del Pci-Pds Achille Occhetto che nel pomeriggio di oggi è intervenuto alla trasmissione “Un giorno da Pecora” su Radio Rai 1.

Nei giorni scorsi la segretaria del PD, Elly Schlein – che domenica 2 marzo non ha preso parte alla manifestazione in sostegno del leader ucraino Zelensky promossa dal segretario di Azione Carlo Calenda – ha annunciato l’adesione del PD e lo stesso hanno fatto anche +Europa e Azione. Non ha ancora deciso, invece, Avs che sulla questione è sempre stata più vicina alla posizione di Giuseppe Conte. Il Movimento 5 Stelle, al momento, non ha ancora dato la sua adesione, ma tutto fa pensare che non parteciperà, come non ha fatto alla manifestazione del leader di Azione

Il Movimento 5 Stelle, infatti, ha deciso di puntare tutto sulla sua manifestazione in programma il 5 aprile contro il Governo Meloni. Una manifestazione a cui Elly Schlein ha già detto di non avere intenzione di partecipare. 

Piazze divise, Pd e M5s separati in casa

PD e Movimento 5 Stelle vivono sempre più come separati in casa e, se Elly Schlein è quella che cerca di ricucire gli strappi, Giuseppe conte sembra ormai determinato ad andare per la sua strada. Le piazze divise sono la raffigurazione plastica della situazione all’interno della coalizione di centrosinistra.

Una coalizione che sembra sempre sul punto di decollare, ma che alla fine non riesce mai a prendere il volo. La situazione non giova al PD, dove la segretaria fa sempre più fatica a tenere a bada le correnti interne che non hanno mai davvero digerito l’alleanza con i pentastellati.

Al momento comunque le piazze restano divise. Il centrosinistra pro-Ucraina si è dato appuntamento il 15 marzo a Roma in Piazza SS Apostoli, per una manifestazione senza bandiere di partito, finalizzata a manifestare il sostegno a Kiev e al popolo ucraino dopo quanto accaduto nello studio ovale alla Casa Bianca. 
Il Movimento 5 Stelle, invece, il 5 aprile e focalizzata sui rincari e contro le spese militari, che tradotto significa contro l’invio di armi a Kiev.

In conclusione, quindi, gli ultimi sviluppi del conflitto russo-ucraino hanno scatenato nuove divisioni all'interno del centrosinistra italiano, già in difficoltà a causa di una crisi di identità mai risolta. Mentre il Partito Democratico cerca di mantenere un'unità fragile, il Movimento 5 Stelle sembra andare per la sua strada. Le piazze si preparano a manifestazioni separate, evidenziando una frattura sempre più difficile da sanare. Questo scenario rischia di indebolire ulteriormente una coalizione già fragile e senza una visione comune.

Ecco una sintesi in 3 punti:

  1. Divisioni nel centrosinistra: La questione dell'Ucraina ha accentuato le divisioni interne al centrosinistra, con i partiti che si dividono su come affrontare la situazione. Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, pur essendo alleati, si trovano a manifestare separatamente su terreni diversi.
  2. Due manifestazioni separate: Il 15 marzo a Roma si terrà una manifestazione a sostegno dell'Ucraina promossa da Michele Serra e a cui parteciperanno il PD, +Europa, e Azione. Il Movimento 5 Stelle, invece, ha programmato una protesta il 5 aprile per chiedere lo stop all'invio di armi a Kiev.
  3. Crisi di identità e difficoltà per il PD: Il centrosinistra non riesce a superare la sua crisi d’identità, con il PD che fatica a tenere unito il partito e a gestire le correnti interne. La divisione nelle piazze riflette questa difficoltà e mette a rischio la costruzione di un’alleanza duratura.

  


 

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Maria Rita Esposito
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