Nel pomeriggio di ieri – giovedì 6 marzo – la Camera dei Deputati ha approvato, tra le proteste delle opposizioni, il “Decreto Spazio”, ribattezzato anche "Legge Musk”. Il testo - passato con 133 sì e 89 no - adesso andrà al Senato per l'approvazione definitiva.
L'approvazione della legge è stata accompagnata da accese polemiche per le accuse di ingerenza, da parte dell'entourage del patron di Space X, sulle decisioni della maggioranza e da un giallo relativo all'esistenza di trattative del Governo con Eutelsat, la concorrente francese di Starlink, i satelliti di Elon Musk.
Mentre a Bruxelles Giorgia Meloni discuteva della pace in Europa insieme agli altri leader europei, in Italia partiva la corsa alla conquista dello Spazio italiano.
Le opposizioni, intanto sono sul piede di guerra, e accusano il Governo di essersi piegato alle pressioni del magnate sudafricano, 'svendendo' la sicurezza nazionale.
È partita la corsa alla conquista dello spazio italiano tra Starlink e Eutelsat? Vediamo cosa sta accadendo.
La questione è apparentemente semplice. Il governo italiano è alla ricerca di un operatore satellitare che garantisca telecomunicazioni nazionali sicure in settori strategici per la sicurezza nazionale, come le comunicazioni tra l'esecutivo, i diplomatici e i diversi settori della difesa.
Nelle more dell'approvazione del Dl Spazio, l'esecutivo avrebbe già avviato interlocuzioni conoscitive con gli operatori del settore.
Oltre a Starlink, la rete di satelliti di Space X che fa capo a Elon Musk e per la quale sembrava fosse già pronto un contratto da 1,5 miliardi di euro, il governo avrebbe avviato interlocuzioni anche con la francese Eutelsat.
Eutelsat è un'organizzazione intergovernativa che gestisce – grazie alla fusione con Oneweb - una costellazione di 650 satelliti in orbita terreste bassa (Leo). Si tratta della seconda costellazione di satelliti più grande del mondo dopo Starlink.
In un intervista a Bloomberg, la Ceo di Eutelsat, Eva Berneke, Ha svelato che esiste una trattativa con il governo italiano, il quale starebbe considerando anche l'opzione francese tra le varie disponibili. Eutelsat ha anche una sede a Roma.
Immediata è arrivata la smentita da Palazzo Chigi che, però, non è servita a frenare il carosello di voci e speculazioni sul presunto 'tradimento' del Governo a Elon Musk. Non è chiaro se l'interlocuzione con l'azienda francese sia stata avviata e a che punto sia, ma sull'eventualità cui si è espresso anche l'entourage di Elon Musk, naturalmente via social, esprimendo il proprio disappunto.
L'entourage italiano di Musk, con il suo referente Andrea Stroppa, si è subito attivato pubblicando una serie di post che farebbero trapelare un certo fastidio per il presunto 'doppio gioco' del Governo.
— Andrea Stroppa ???? Claudius Nero's Legion ???? (@andst7) March 6, 2025
Ha fatto sentire la sua voce anche il Doge Elon Musk commentando con un "much appreciated” un post di un utente X che rilanciava le dichiarazioni del leader della Lega Matteo Salvini, intervenuto sulla presunta trattativa italiana con la società francese.
Una vicenda su cui Salvini è tornato anche oggi difendendo la trattativa con Musk e affermando che:
In gioco, oltre alla sicurezza nazionale, ci sono appalti milionari (lo stanziamento è di 35 milioni di euro nel 2025) che fanno gola a molti.
Il disegno di legge in materia di economia dello Spazio, approvato ieri alla Camera, disciplina anche questo ambito, stabilendo le regole di una eventuale partnership con aziende specializzate nel settore delle telecomunicazioni spaziali.
A sollevare le proteste delle opposizioni, che continuando ad accusare il Governo di subire le pressioni di Musk, c'è un articolo specifico, l'art.25 che istituisce una 'riserva di capacità trasmissiva nazionale'.
La riserva consiste in un sistema di comunicazioni da utilizzare in caso di emergenze e calamità. L'opposizione ha presentato una serie di emendamenti per impedire che tale riserva possa essere affidata a Starlink, che però sono stati tutti bocciati dalla maggioranza.
Il centrosinistra contesta l'apertura a soggetti anche extra-Ue, ma all'interno dell'alleanza atlantica. Un'apertura che secondo il centrosinistra spiana la strada al patron di Space X, mettendo a rischio l'interesse nazionale.