La formazione ligure ha iniziato questo campionato di Serie A tra alti e bassi, non riuscendo a imporre il suo gioco e, soprattutto, le sue qualità, superiori alla squadra media che lotta per non retrocedere. Ma i dati parlano chiaro: a rispolverare il talento di molti singoli è stato il nuovo tecnico subentrato a Gilardino, Patrick Vieira, che ha portato i rossoblù nel posto in classifica che meritavano.
Con il tecnico francese i liguri hanno cambiato letteralmente marcia, ingranando con ritmo e risultati ed esaltando quei talenti che con Gilardino non avevano avuto modo di esprimere il loro potenziale: da Vitinha a Pinamonti, da Vasquez a De Winter. Se Vieira avesse imposto lo stesso ritmo sin dall'inizio, ora il Genoa starebbe affrontando ben altri obiettivi.
Tuttavia, ormai la salvezza è a portata di mano: l'obiettivo stagionale resta quello, almeno per questa stagione, e i rossoblù potrebbero essere già molto vicini al traguardo. Quanto manca, allora, per il raggiungimento dell'obiettivo?
Secondo alcune statistiche, la soglia salvezza per la stagione di Serie A 2024-25 potrebbe abbassarsi ancora di più rispetto all'anno precedente. Lo scorso anno era stato l'Empoli di Nicola ad aggiudicarsela all'ultima giornata a quota 36 punti, ma quest'anno il totale per non cascare nelle ultime tre posizioni potrebbe ammontare anche a 33 o 34 punti, salvo qualche colpo di scena clamoroso che potrebbe comunque smentire le statistiche.
Se il ritmo dovesse restare invariato, invece, la salvezza matematica per il Genoa potrebbe già arrivare alla prossima giornata: per avere la salvezza in tasca ai rossoblù basterebbe una vittoria domani sera in casa contro il Lecce di Marco Giampaolo. Nell'anticipo del Friday Night, all'interno della splendida cornice del Marassi, i rossoblù vogliono chiudere i conti e regalare ai propri tifosi una stagione tranquilla, per poter ambire, magari, a una posizione ancora più agiata in classifica.
Non arrivano notizie positive dal fronte Genoa, che affronta la prossima sfida in piena emergenza infortuni, con numerose assenze, soprattutto in attacco. Cornet, il neoacquisto che ha infiammato la piazza, resterà fuori per un mese, mentre Vitinha potrebbe rientrare dopo la sosta. Ekuban sarà indisponibile per almeno due settimane e Messias incappa in un altro stop stagionale. A questi si aggiungono le defezioni di Bani in difesa, Thorsby a centrocampo e del lungodegente Ahanor.
Situazione decisamente migliore, invece, per i salentini, che potranno contare su quasi tutta la rosa. Lì davanti è ricomparsa anche la freccia Lameck Banda, che, se sta bene, può creare non pochi problemi alle difese avversarie. Nessuna squalifica per entrambe le squadre, mentre tra i diffidati figurano Martin per il Genoa e Pierotti, Rafia e Ramadani per il Lecce.
I padroni di casa giocano senza pressione, ma sanno che una vittoria regalerebbe la salvezza certa: basterebbe anche un punto per poter stare tranquilli, ma i rossoblù fanno del fattore casa la propria forza. Certo è, però, che i liguri non vincono da quasi un mese in campionato. L'ultima vittoria risale al 17 febbraio, proprio in casa, contro il Venezia per 2-0. Per il resto, gli uomini di Vieira hanno solo collezionato due pareggi e una sconfitta (lecita) a San Siro contro l'Inter.
Il Lecce non se la passa di certo meglio: i giallorossi perdono da tre giornate consecutive. Prima la sconfitta interna contro l'Udinese per 0-1, con il rigore inventato da Bonacina che ha scatenato l'ira dei tifosi, poi le altre sconfitte di misura contro Fiorentina e Milan, in cui però la squadra ha dimostrato di avere il carattere per poter centrare gli obiettivi.