Un mese fa Federica Brignone si imponeva nell'ennesimo gigante della stagione, confermando la sua supremazia sulla scena dello sci alpino. Ad Åre, in Svezia, la 34enne valdostana aveva conquistato il suo nono successo stagionale, avvicinandosi sempre di più alla vetta della classifica di specialità.
Con una vittoria nelle Finali di Sun Valley, avrebbe potuto assicurarsi la sfera di cristallo a prescindere dal piazzamento di Alice Robinson. Inoltre, aveva guadagnato punti preziosi per la classifica generale, consolidando il suo primato e portando a 322 lunghezze il distacco su Lara Gut-Behrami. Il suo percorso stagionale sembrava inarrestabile, con una forma fisica eccellente e una determinazione che la rendeva una delle favorite per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.
Ma evidentemente il destino ha previsto qualcosa di diverso per lei: durante la seconda manche del gigante dei Campionati Italiani ad Alpe Lusia, Brignone è caduta rovinosamente, suscitando grande apprensione nell'ambiente dello sci italiano. Il timore più grande è che l'infortunio possa compromettere non solo il finale di stagione, ma anche la preparazione verso i prossimi grandi appuntamenti internazionali.
L'incidente è avvenuto durante la seconda manche del gigante femminile: la campionessa italiana era scesa in pista con l'obiettivo di chiudere nel migliore dei modi una stagione straordinaria, ma un piccolo errore di coordinazione si è trasformato in un problema ben più grave, come spesso accade nello sci. Durante una delle curve più impegnative, la sciatrice ha inforcato una porta con il braccio, perdendo immediatamente l'equilibrio e rovinando a terra in modo violento.
Sin dai primi istanti si è capito che non si trattava di una caduta qualsiasi: la Brignone è rimasta a terra dolorante, con chiari segnali di un infortunio serio. I soccorritori sono intervenuti tempestivamente, stabilizzandola e trasportandola a valle con il toboga prima di trasferirla in elicottero all'ospedale di Trento per accertamenti più approfonditi.
Secondo le prime valutazioni mediche, Brignone avrebbe subito una torsione innaturale del ginocchio, che ha sollevato immediatamente il timore di un possibile danno ai legamenti, una delle peggiori notizie per un'atleta di sci alpino. Inoltre, la botta subita alla tibia ha fatto temere una possibile microfrattura, eventualità che renderebbe ancora più lungo il recupero. L'ansia è palpabile nel team italiano, che attende gli esiti definitivi degli esami medici per capire la reale gravità della situazione.
L'infortunio di Federica Brignone arriva a meno di un mese di distanza da un altro duro colpo per lo sci alpino italiano: Sofia Goggia aveva subito un infortunio durante i Mondiali di sci, in una dinamica altrettanto sfortunata. La bergamasca era partita con buone sensazioni e stava disputando una gara competitiva, con un tempo vicino a quello della stessa Brignone.
Tuttavia, un’imprevista traiettoria leggermente lunga e un bastoncino che si è impuntato le hanno fatto perdere l'equilibrio, costringendola al ritiro. “Ero serena, sono partita bene, poi mi sono trovata in una situazione tragicomica che capita solo a me”, aveva dichiarato Goggia con un misto di incredulità e amarezza.
Questi due infortuni evidenziano quanto sia rischioso e logorante il mondo dello sci alpino, dove il minimo errore può trasformarsi in una stagione compromessa.
L'infortunio di Federica Brignone rappresenta un duro colpo non solo per la sciatrice, ma per tutto lo sport italiano. Con le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 all'orizzonte, ogni stop forzato diventa un ostacolo da superare per arrivare al massimo della forma all'evento più atteso. Se le condizioni della valdostana dovessero rivelarsi gravi, il rischio sarebbe quello di un lungo periodo di riabilitazione e di un rientro a ridosso della prossima stagione.